MACERATA Doveva essere una vacanza in famiglia. Un modo per i genitori di trascorrere del tempo con le figlie, lontano dalla frenesia della vita quotidiana, tra le bellezze di Madeira, in Portogallo. Ma quella vacanza tanto attesa si è trasformata in una tragedia inimmaginabile. Un’onda micidiale si è portata via la vita di Margherita Salvucci, 28 anni, medico specialista in Psichiatria che da anni viveva a Padova dove aveva frequentato l’Università, (laurea a pieni voti in Medicina) ma tornava spesso nella sua Colmurano.
L’ho scioccato
In quella città – oggi sotto choc – tutti l’hanno vista crescere e la sua famiglia è molto conosciuta: la mamma, Ornella Formica, è insegnante ed è stata sindaco di Colmurano; il papà, Piergiovanni Salvucci, è imprenditore. La coppia era partita domenica insieme alla figlia Margherita e alla sorellina Maria Ester. I quattro, giovedì pomeriggio, avevano deciso di fare un’escursione alle piscine naturali di Seixal ed è lì che è avvenuta la tragedia. “Eravamo in una piscina pubblica sulla costa settentrionale dell’isola – racconta la mamma della bambina -. Io e mio marito siamo rimasti in spiaggia e le nostre figlie sono entrate in una delle piscine naturali dove l’acqua era molto calma e dove c’era molta gente. Io ero sulla terrazza superiore per scattare qualche foto alle mie figlie. A un certo punto le onde si sono fatte più grandi: la figlia più piccola è tornata indietro, Margherita invece si è fermata, mi ha guardato, è arrivata un’onda molto più grande e se l’è portata via. Ha cercato di resistere per diversi minuti, chiedendo aiuto. Poi un turista italiano, un pompiere di Siena, Manuel Solms, quando si è accorto che il traghetto con il medico non sarebbe arrivato prima di venti minuti, si è tuffato con il suo giubbotto salvagente. Appena l’ha raggiunta, Margherita è svenuta. Ha tenuto mia figlia con la testa fuori dall’acqua per tutto il tempo in cui ha atteso i soccorsi: i turisti a terra hanno provato ad aggrapparsi alla corda ma era troppo pericoloso e anche il pompiere ha preferito aspettare i soccorsi in mare. Dopo circa venti minuti è arrivato il mezzo con il medico, la bambina è stata trasportata in ambulanza all’ospedale di Funchal dove è morta ieri mattina alle 10.
L’attesa
Nella tarda serata di giovedì, la notizia dell’incidente si era diffusa a macchia d’olio a Colmurano e tutti pregavano, sperando in un miracolo. Poi ieri mattina il tragico epilogo. Sul corpo verrà eseguita l’autopsia e poi, entro un paio di settimane, si potrà organizzare il rientro in Italia. “È una tragedia che riguarda tutti noi – le parole del sindaco di Colmurano, Mirko Mari -. Ci stringiamo attorno alla famiglia in questo momento di grande dolore, un dolore difficile da colmare. Margherita era sempre sorridente, allegra, gentile, tranquilla. Nonostante il trasferimento a Padova, ritornò in città più volte, soprattutto nel periodo estivo. Partecipava agli eventi di Colmurano ed era sempre pronta ad aiutare l’associazione Borgo futuro”. Pier-Giuseppe Vissani, amico di famiglia, aggiunge: “Era una brava ragazza, intraprendente, con grandi capacità. Era molto attiva in paese, impegnata in iniziative e volontariato, era piena di vita”. Testimonianza del suo amore per la vita e per la famiglia è la lettera che la giovane scrisse un paio di anni fa per ringraziare i suoi genitori: “Mi hanno sempre ricordato, durante gli studi, che non c’è niente di male nel fallire a volte – i giovani la donna ha scritto -. Che avevo tutto il diritto di fallire, di rallentare, di commettere errori, di prendermela comoda e godermi il panorama. Mi hanno insegnato a restare umano e ad aspettarmi cose umane da me stesso, senza abbassare l’asticella dei miei sogni”. Una sua dolcezza infinita, che oggi lascia un vuoto incolmabile in tutti coloro che l’hanno conosciuta.
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