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Ex militanti dell’Opg protestano contro il Pride di Napoli – .

Moltissime persone hanno partecipato alla parata del Napoli Pride 2024.

Una parata pacifica dove era presente non solo la comunità LGBTQ+ ma anche le famiglie che hanno portato i propri figli.

Anche molti turisti provenienti dall’Austria, piuttosto che dalla Francia, hanno preferito il Pride di Napoli a quelli di Roma e Milano.

Un vero successo.

Tutto era tranquillo finché non siamo arrivati ​​in Piazza Dante per lo spettacolo a cui partecipano tanti artisti, da Malika Ayane, madrina dell’edizione 2024 a Leo Gassmann.

Quando i rappresentanti delle associazioni che hanno organizzato il pride sono iniziati i primi fischi e boati di protesta da parte di un gruppo di militanti dell’ex Opg.

Sventolano bandiere palestinesi, protestano per lei e si scagliano contro le multinazionali che finanziano le armi di Israele.

Lo vogliono al Pride perché e se devono farlo in malo modo anche ad una manifestazione per i diritti civili lo faranno, soprattutto se tra gli sponsor c’è una delle odiate multinazionali.

Ci sono toni duri tra i militanti che interrompono quanto sta accadendo sul palco che darà il via agli spettacoli e ai discorsi finché un rappresentante dei militanti invitato da Ileana Capurro, presidente dell’associazione ATN, non viene invitato sul palco a dire la sua: “Siamo al Pride, ci battiamo da sempre per i diritti e diamo voce a tutti. Non dimenticatelo, siamo con voi”

Il rappresentante dell’ex OPG parlando dal palco dice: “Non vogliamo fermare il Pride ma non sarà mai veramente libero se tra i suoi sostenitori ci saranno multinazionali che finanziano il genocidio. Vogliamo che la nostra voce sia ascoltata. Palestina libera!”

 
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