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Canicatti Web News – Crisi idrica e morti sul lavoro, Uil si riunisce ad Agrigento – .

Si è tenuta ieri la Giunta della Camera dei Sindaci Territoriale UIL di Agrigento, in occasione dell’approvazione del bilancio consuntivo 2023 e del bilancio 2024, si sono affrontati temi di politica sindacale che sono stati naturalmente monopolizzati dalla situazione idrica della provincia di Agrigento. I turni già insopportabilmente lunghi delle ultime settimane si sono ulteriormente allungati. È strano pensare che la provincia di Caltanissetta la cui azienda di zona è partita nello stesso periodo di quella della nostra provincia, abbia comunicato che potrà distribuire l’acqua con turni di quattro volte a settimana.

Molti interventi hanno stigmatizzato la mancanza di attività come la manutenzione e la pulizia dei serbatoi, il mancato collaudo degli stessi che non consente di riempire al massimo queste riserve nel periodo in cui la risorsa è abbondante, le continue perdite di trasmissione ai Comuni e le perdite della rete di distribuzione. Ai setacci si aggiungono i prelievi abusivi e fraudolenti, la mancata installazione di contatori idrometrici e le tante forniture forfettarie che consentono abusi di ogni genere. È necessario rifare le reti idriche e fognarie ormai più che fatiscenti, la politica di spesa di emergenza solitamente permette di spendere senza pianificazione e di ottenere risultati immediati che si rivelano sempre effimeri. Nel 2012 il dissalatore di Porto Empedocle per il quale avevamo chiesto alla Regione di affidarlo alla società Super-scope per averlo quando sarebbe servito in modo efficiente.

Purtroppo è stato abbandonato e oggi necessiterebbe di essere ricostruito, tuttavia con tempi non congrui con le attuali esigenze. È stata ribadita la volontà di contribuire a tutte le iniziative utili ad accelerare la risoluzione delle problematiche legate al Servizio Idrico Integrato. L’Esecutivo esprime cordoglio e vicinanza per la scomparsa sul lavoro del giovane Operaio di Canicattì.

A questa grave perdita si aggiungono anche i tragici incidenti sul lavoro le cui cause, se indagate in modo approfondito, vanno ricercate nella scarsa formazione, nella mancanza di prevenzione e di cultura della sicurezza. Con la campagna “Zero morti sul lavoro” la Uil continua a fare appello alle coscienze e a spingere verso norme più stringenti che si estendano anche al reato di omicidio.

 
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