«Da tempo pensavo di avere un figlio. Tra 5 anni? Mi immagino morto” – .

«Da tempo pensavo di avere un figlio. Tra 5 anni? Mi immagino morto” – .
Descriptive text here

È un Mahmood in evoluzione e sempre più consapevole quello che si racconta in una lunga intervista pubblicata dal quotidiano Repubblica. Arte, successo, malinconia e sogni segreti, forse imprevedibili, come quello della paternità: il cantautore 31enne ha parlato di vari temi tra un appuntamento e l’altro dei suoi Giro europeo, che ha registrato il tutto esaurito praticamente in tutte le 17 tappe nelle principali città europee. Un presente roseo, ma l’artista ha confessato che quando pensa al futuro, ad esempio a come sarà tra 5 o 10 anni, a volte si immagina morto. Senza un motivo particolare: «È una sensazione. Cattivo, vero? Speriamo di no. Ma non mi sento ancora a metà del mio viaggio. Ho tanti progetti in mente”, ha spiegato. Senza escludere un possibile figlio dai suoi progetti: «Ammetto che ci pensavo da un po’. Forse sì forse no. Nel frattempo vorrei un cane. Ma sono sempre in giro.”

Evoluzione

Una vita movimentata che è diretta conseguenza dei grandi consensi ottenuti: il suo ultimo album, Nei letti degli altridivenne disco d’oro, mentre il singolo portato a Sanremo, Abito d’oro, triplo platino. Mahmood ha confermato che questo album «è il più empatico. E più maturo emotivamente. Nel terzo album c’è anche più attenzione, ad esempio sulla produzione vocale, che negli album precedenti era stata curata un po’ meno. Bisogna sempre alzare la qualità. E crescere.” Anche emotivamente: «Finalmente mi sono aperto. In passato tendevo a chiudermi molto di più. Nei letti degli altri è stata l’occasione per raccontarmi in modo più dettagliato e soprattutto più sincero. Prima cercavo di nascondere i lati negativi. Adesso, però, metto tutto nelle mie canzoni”.

«Grato all’Italia»

E il pubblico ringrazia: all’attuale tournée seguiranno in estate i Giro estivo nei festival italiani e, in autunno, il giro delle arene. Nel prossimo futuro, però, è prevista la sua partecipazione al grande concerto del 1° maggio che, come ogni anno, si svolgerà a Roma. «Sono onorato di partecipare per la prima volta. È una grande occasione per sensibilizzare e ricordare i diritti dei lavoratori”, ha commentato il cantante. Che però sorvola quando gli viene chiesto di commentare l’attuale scenario politico: «Non giudico l’Italia, perché è il mio Paese. La amo moltissimo, perché mi ha dato tutto. Dire che non mi rappresenta sarebbe come sputare nel piatto dove ho mangiato”.

Nuovi obiettivi

In particolare, emerge con forza il legame con la regione materna, la Sardegna: «Ho sempre voglia di scrivere lì. È il posto dove rilasso la mente. Ma non deve esserci nessuno a scrivere, la mattina presto, prima di andare in spiaggia. E mentre onora le sue radici, guarda anche all’estero, interessandosi alla scrittura in lingua spagnola: «Ci sto lavorando da un po’. Appena finirà il maxi tour comincerò, sono molto curioso”. Confessa anche di voler trasferirsi per un po’ negli Stati Uniti: «Scrivere lì con nuovi produttori… voglio lavorare con persone diverse e in ambienti diversi».

Dolore e arte

Mahmood ribadisce infatti la voglia di continuare a crescere: «Al momento sto bene, sono felice. Ma spero di non aver ancora raggiunto il momento più felice della mia carriera, altrimenti mi sparerò”. Riconosce però che anche il dolore aiuta l’arte: «Per me la felicità si raggiunge solo attraverso un percorso doloroso». Anche se lui, sottolinea, «mi piace lasciare sempre un esito positivo, una speranza. Tipo Stella cadente: perdi un genitore che ti ha insegnato tanto, ma alla fine quella cosa ti rende anche un uomo. È l’essenza di questo album.”

Leggi anche:

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Il viaggio metal di Double Fine dopo 15 anni – .
NEXT Eurovision 2024, chi è Baby Lasagna – .