È morto Luca Bergia, fondatore ed ex batterista dei Marlene Kuntz – .

È morto Luca Bergia, fondatore ed ex batterista dei Marlene Kuntz – .
Descriptive text here

Il mondo del rock sconvolto dalla morte di Luca Bergia, storico fondatore e batterista dei Marlene Kuntz. Aveva 54 anni, è stato trovato senza vita questa mattina (giovedì 23 marzo), nella sua abitazione di Cuneo. Si era da poco ritirato dalle scene musicali – a fine 2020 – e da allora era diventato insegnante di scienze alle medie (lascia i due figli Tommaso e Alessandro, un fratello, Antonello, e una sorella, Elisabetta; la data del funerale, che sarà celebrato in forma strettamente privata).

Batterista dei Marlene Kuntz: “Con i sintomi del virus isolato due settimane senza mai tampone”

Lorenzo Boratti

10 maggio 2020

Originario della capitale della Granda, fin da ragazzo Luca Bergia aveva dimostrato un talento eccezionale alla batteria e alle percussioni, unendo la sua grande passione per la musica con l’amore per le scienze biologiche. Nel 1988 la nascita del nucleo originario dei Marlene Kuntz, formato da Bergia e dal chitarrista Riccardo Tesio. Si incontravano regolarmente con altri amici musicisti a casa di Bergia. Nell’inverno di quell’anno si unì al gruppo il bassista Franco Ballatore che trovò una sala prove presso la Confreria di Cuneo. Nel 1989 l’ingresso nella band del cantante e chitarrista Cristiano Godano, allora frontman del gruppo rockautore dei testi finiti nell’album capolavoro “Catartica” (1994), che li ha lanciati sui principali palcoscenici nazionali.

Una carriera lunga e brillante, centinaia di concerti dal vivo, con Luca Bergia saldamente alla batteria e protagonista di 10 album in studio, l’ultimo registrato nel 2016 (“Lunga attesa”). Da lì, per la prima volta, un club tour europeo a Parigi, Bruxelles, Londra, Dublino, Amsterdam e in Italia, con la partecipazione al concerto del Primo Maggio a Roma. In mezzo, tante recite in tutta Italia, all’estero e il concorso di Sanremo 2012 con il brano “Canzone per un figli”, collaborazioni con Patti Smith, Skin, Howie B, Rob Ellis, Greg Cohen, Paolo Conte, alla Biennale di Venezia e al Teatro Stabile di Torino.

Nel 2020, dopo il Covid, Bergia aveva lasciato il gruppo rock per dedicarsi all’insegnamento e cambiare vita. Insegnante di scienze presso le scuole medie di Madonna dell’Olmo di Cuneo e Chiusa Pesio, dove era molto amato e rispettato da allievi e colleghi. Sergio Carnevale lo aveva sostituito nei Marlenes, che avevano inciso l’ultimo album “Karma Clima”, uscito nel 2022.

Il 10 dicembre di quell’anno, Bergia aveva scritto un lungo messaggio ai fan sul suo profilo Facebook, per chiarire i motivi dell’uscita dalla band. Questa è la versione completa: «Buongiorno a voi amici di Facebook, è da un po’ che non ci sentiamo e quindi mi sembra giusto e naturale, visto che i tempi sono maturi, raccontarvi un po’ quello che è successo in questi mesi. Vado subito al sodo: personalmente sto molto bene e sono molto emozionato per essermi proiettato in una nuova fase della mia esistenza. Ma faccio un rapido riavvolgimento e ricomincio dal punto in cui ci eravamo lasciati, ovvero la fine del tour celebrativo 30/20/10 all’alba dell’undicesimo album dei Marlene. Uscii da quel tour letteralmente esausto, disorientato, privo di energie mentali e creative. Avevo bisogno di staccare la spina e prendermi un anno di pausa (che poi sarebbero diventati due) per rimettermi in piedi sia fisicamente che psicologicamente: ecco l’origine dei generici “motivi personali” che vi abbiamo comunicato a suo tempo. Avevo bisogno di tempo e della calma giusta per poter rispondere alle domande inaspettate che si facevano sempre più pressanti e urgenti nella mia mente. E quando i miei fratelli di vita mi hanno chiesto se ci sarei stato o meno a lavorare al nuovo progetto, ho risposto in questi termini, denunciando il mio smarrimento. Ma quasi subito ho detto di no. E ringrazio Cristiano e Riccardo che hanno capito e mi hanno permesso di mettere tutto in standby per darmi del tempo che era solo mio. Conosci te stesso diceva Socrate… era quello che dovevo fare: un serio esame di coscienza, un viaggio introspettivo che toccasse le corde più profonde, insondabili e sconosciute della mia anima; risposte a domande scomode che fino ad allora avevo cercato di allontanare. Sinceramente non mi sentivo pronto, né fisicamente né creativamente, per affrontare l’ennesimo album cruciale: da una parte il precipizio del fallimento, dall’altra un successo sperato, per quello che una parola così incoerente potrebbe significare al giorno d’oggi. Non ci sono mai stati contrasti artistici tra di noi, come forse qualcuno di voi avrà immaginato, alla base della mia sosta. Nemmeno per quanto riguarda il concept: ho sostenuto e contribuito al progetto nella sua fase embrionale e successivamente, nel mio piccolo, ho iniziato a insegnare materie scientifiche nelle scuole medie proprio sui temi della sostenibilità ambientale e della transizione ecologica. Proprio a partire da quell’esperienza ho provato una grande gratificazione e un rinnovato entusiasmo nel raccontare e insegnare nella mia nuova veste. Una piacevole sensazione catartica di rinascita. E sinceramente è un po’ quello che vorrei fare nel mio futuro a breve termine, chiaramente non sono escluse apparizioni musicali, staremo a vedere. Quindi per ora è tutto, grazie a chi si è mostrato disponibile a seguirmi, spero di aver risolto alcune vostre incognite o tolto preoccupazioni inopportune. Pertanto, vi auguro una buona vita e abbraccio il mio biscius in un abbraccio vigoroso e sincero di amore, rispetto e gratitudine”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

NEXT SAN VINCENZO TRA I FIORI. CHISSALE’ “SESSANT’ANNI VENGONO UNA SOLA VOLTA”. – Radio Più – .