Femminicidio Aosta, arrestato dice sì all’estradizione in Italia – .



Tgcom24




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L’omicidio – La vittima, Auriane Nathalie Laisne, francese di 22 anni, è stata pugnalata a morte e poi trovata morta il 5 aprile in una piccola chiesa in rovina sopra La Salle, in Valle d’Aosta. La ragazza viveva a Saint-Priest, cittadina di 42mila abitanti che fa parte dell’area metropolitana di Lione. Veniva dalla Svizzera e stava viaggiando per l’Europa. Si era fermata in Valle d’Aosta con la sua amica per campeggiare qualche giorno in montagna.

Il viaggio della coppia e il litigio degenerato – Gli inquirenti non scartano l’ipotesi che i due stessero effettivamente cercando un villaggio abbandonato: lo chiamano “urbex”, si tratta di un’esplorazione urbana che consiste nell’avventurarsi in strutture ed edifici in rovina. Una sorta di turismo tra le rovine fantasma che attira soprattutto i giovanissimi. L’ipotesi è che si sia trattato di un delitto impulsivo, magari di una lite finita male. L’autopsia lascia pochi dubbi: la vittima è stata colpita frontalmente al collo e all’addome con un coltello. È escluso che sia stata lei stessa a causare le ferite. La morte, che risale ai giorni tra marzo e aprile, è stata causata da un’emorragia: è morta praticamente dissanguata. La felpa beige che indossava era intrisa di sangue all’altezza della spalla, appena sotto la gola.

L’arrestato nega ogni accusa – Intanto Sohaib Teima “nega categoricamente ogni accusa riguardante l’omicidio” del suo compagno. Lo dichiara l’avvocato che assiste il giovane. Teima ha fornito una versione che gli avvocati al momento preferiscono non rivelare. Ieri il giovane ha avuto un colloquio nel carcere di Grenoble con il suo avvocato francese, in vista dell’udienza per una possibile estradizione.

Tag: Femminicidio Aosta arrestato estradizione Italia

 
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