Luciano Canfora a processo contro Giorgia Meloni, Lilli Gruber difende lo storico e attacca il Governo – .

Luciano Canfora a processo contro Giorgia Meloni, Lilli Gruber difende lo storico e attacca il Governo – .
Descriptive text here

Il caso del filologo e storico continua a prevalere Luciano Canfora, citato in giudizio da Giorgia Meloni nell’aprile 2022 per averla definita una “neo-nazista nel cuore” e ora a processi per diffamazione. Se ne è parlato a Otto e Mezzo, rubrica su La7 condotta da Lilli Gruber.

Luciano Canfora a processo per diffamazione contro Giorgia Meloni: Lilli Gruber contro il governo

Il giornalista e conduttore si è schierato a favore di Canfora. “Il professore andrà a processo per diffamazione nei confronti del premier – ha dichiarato Gruber -, poi c’è la proposta, poi ritirata, di incarcerare i giornalisti per diffamazione fino a quattro anni e mezzo. La Rai, che è in continuo riequilibrio, non sappiamo dove sia il servizio pubblico…”

“C’è un problema con questo Giusto con dissenso e informazione critica. Ce lo chiediamo spesso perché purtroppo abbiamo occasioni per toccare questo argomento”, ha aggiunto la conduttrice di Otto e Mezzo.

Fonte foto: ANSA

Professor Luciano Canfora

Intervento di Marco Travaglio

Ospite dello spettacolo, oltre a Canfora, anche Marco Travaglio. “Ho avuto la maggior parte delle denunce da parte dei politici prima del governo Meloni – ha risposto il direttore del Fatto Quotidiano -. Ho vissuto 40 anni di totale intolleranza da parte di politici di ogni genere nei confronti del giornalismo libero e delle dure critiche”.

“Su questo fronte – ha aggiunto Travaglio – sono tutti uguali, tranne chi, quando diventa presidente del Consiglio, lascia cadere le denunce e non le fa. D’Alema ha respinto Forattini, Conte è stato definito un criminale dalla Meloni quando era a Palazzo Chigi e non ha mai querelato nessuno. Secondo me è una buona pratica che dovrebbe seguire anche Giorgia Meloni”.

“Neonazisti nell’anima”: la spiegazione di Luciano Canfora

Canfora, dall’annuncio del causa della Meloni, ha precisato che l’espressione “neo-nazista nell’anima” era una “metafora politica”. Il professore è stato rinviato a giudizio con l’accusa di diffamazione aggravata nei confronti del presidente del Consiglio, che ha chiesto l’a risarcimento di 20mila euro.

Il professore emerito dell’Università Aldo Moro di Bari, in Otto e Mezzo, entra poi nel merito dell’espressione che gli costò la causa della Meloni: «L’espressione ‘nell’anima’ viene da Lucrezio e da un grande pensatore liberale, Tocqueville, che in una pagina autobiografica definisce ‘il profondo dell’anima’ il suo profondo sentimento di avversione verso la democrazia”.

“Si tratta – ha aggiunto – di una metafora colta che scrittori di varie epoche, dal grande Lucrezio al non meno grande Tocqueville, hanno utilizzato per parlare dei propri sentimenti remoti, quelli che Freud chiamerebbe Es. E, secondo me, potremmo usare l’espressione di Tocqueville, ‘il profondo dell’anima’, è stato un grande successo”.

“Naturalmente ognuno di noi ha un punto di partenza remoto, culturale, storico, biografico. Non vorrei quindi drammatizzare il modo in cui qualcuno fa questa espressione, che fa parte di un modo letterario di esprimersi in sintesi e a margine di un discorso che ha uno sviluppo molto più ampio, dettaglio che oserei collocare nell’ambito dell’in -analisi approfondita. Quella che gli scienziati chiamano psicologia”, ha concluso Canfora.


Fonte foto: ANSA

Tags: Luciano Canfora processo Giorgia Meloni Lilli Gruber difende storico attacca Governo

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

NEXT Primo Maggio rovinato dal maltempo, previsioni di pioggia, grandine e vento; Previsioni fino a venerdì – .