Striscione con Theo Hernandez al guinzaglio, la FIGC apre un’inchiesta sul Dumfries|Serie A – .

Striscione con Theo Hernandez al guinzaglio, la FIGC apre un’inchiesta sul Dumfries|Serie A – .
Striscione con Theo Hernandez al guinzaglio, la FIGC apre un’inchiesta sul Dumfries|Serie A – .

La FIGC ha deciso di aprire un fascicolo riguardante il comportamento del difensore dell’Inter Denzel Dumfries durante la festa per il ventesimo scudetto celebrata ieri, per le vie di Milano, al termine della partita di campionato contro il Torino. Tra gli insulti rivolti dai giocatori nerazzurri ai rivali del Milan, quello che ha fatto più rumore e attirato l’attenzione generale è stato quello nei confronti dell’esterno olandese, colpevole di aver ritirato uno striscione di un tifoso che aveva come bersaglio il calciatore rossonero Theo Hernandez. Uno striscione raffigurante il giocatore dell’Inter che tiene al guinzaglio un cane con il volto del difensore francese, immagine presa in prestito da un famoso videogioco. Lo riferisce un’agenzia Maniglia.
CHE SUCCEDE ORA – Gli ispettori della Federcalcio hanno raccolto tutto il materiale relativo al Dumfries e, sempre secondo quanto riferitoManiglia, l’ipotesi è di violazione dell’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva, relativo a lealtà, probità e correttezza. Nel caso in cui il giocatore dell’Inter fosse ritenuto colpevole di un’infrazione, la soluzione più probabile è quella del pagamento di una multa sia da parte sua che da parte dell’Inter, che sarebbe coinvolta come società per responsabilità oggettiva. Una situazione molto simile a quella che due anni fa vide al centro della scena diversi giocatori del Milan che, sempre durante il corteo per festeggiare l’ultimo scudetto, si erano rivolti al giocatore nerazzurro Hakan Calhanoglu con cori ingiuriosi.

CALHA NO, DUMFRIES SÌ – Hakan Calhanoglu è stato bersaglio di cori e sfottò da parte di giocatori e tifosi del Milan in occasione dello scudetto vinto dalla squadra di Stefano Pioli, ma il turco ha deciso di sottrarsi a questa dinamica e non si vendicherà. Di tutt’altro avviso è il Dumfries, che con Theo Hernandez ha una conto personale sempre aperto e che si ripete spesso nel Derby.

LA LOTTA NEL DERBY – Molte volte i due si sono colpiti e hanno scatenato colpi più o meno legittimi in campo. È successo nella stagione 2022/23, ma l’ultimo e più clamoroso episodio è arrivato il 22 aprile 2024 nel derby vinto 2-1 dall’Inter e che ha consegnato il Tricolore alla squadra di Inzaghi.
Al 93′ Theo e Dumfries si mettono le mani sul viso e sul collo, scatenando una rissa furiosa.i loro compagni di squadra sono riusciti a separare loro e l’arbitro con difficoltà Colombo espelle entrambi i giocatoripoi sanzionato dal Giudice Sportivo con l’interruzione.

DALLE MANI ALLE BANNER – Dalla rissa in campo agli cori fuori, perché il terzino del Milan era già stato bersaglio di insulti e cori da parte dei tifosi dell’Inter (“Figlio di un…“) in occasione della prima festa in piazza Duomo subito dopo il Derby, cori che Nicolò Barella sul balcone con il megafono in mano si era subito fermato e aveva invece iniziato un coro per Dumfries.
Un input venuto dall’alto, L’Inter vuole evitare errori di stile, ma l’esterno olandese ha deciso di prendere un’altra strada. Rivelato il mistero su chi fosse stato l’avversario chiamato da lui e Marcus Thuramcane‘ nelle recenti trasmissioni in diretta Instagram (senza dire apertamente il nome), ora ha lanciato una nuova provocazione, esponendo con un sorriso uno striscione destinato a suscitare polemiche.

 
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