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«La nostra linea di azione è chiara: sosteniamo chi cerca lavoro, chi assume e chi intende mettersi in proprio partendo dalle categorie che oggi trovano più difficile occupazione». Giorgia Meloni sintetizza così ai sindacati convocati a Palazzo Chigi il senso del nuovo provvedimento che il Consiglio dei ministri varerà oggi, alla vigilia del Labor Day. C’è l’annunciato “bonus di cento euro” per i dipendenti con redditi medio-bassi (fino a 28.000 euro lordi annui) con figli, che potremmo chiamare “bonus di capodanno” perché verrà erogato a gennaio 2025 (e non con il tredicesimo come inizialmente ipotizzato). E ci sono anche ingenti agevolazioni fiscali per le nuove assunzioni a tempo indeterminato: dureranno due anni e saranno pari al 120% del costo del lavoro (130% nel caso dei giovani, delle donne e di alcune categorie svantaggiate). La tassazione dei premi di produttività è confermata al 5% (non verrà quindi aumentata al 10%). Ci saranno “misure ad hoc” per favorire il lavoro autonomo dei disoccupati e la riqualificazione dei lavoratori delle aziende in crisi. Le nuove misure verranno varate con un decreto legislativo attuativo della delega fiscale, e con il decreto Coesione che mira a ottimizzare (e non perdere) l’utilizzo dei fondi europei (43 miliardi) che diventano 75 miliardi con le risorse nazionali.