Continua la convalescenza di Silvio Berlusconi. Uscito dall’ospedale San Raffaele, il leader di Forza Italia sta lavorando «per riprendere le forze». E anche se «qualcuno» lo dava per morto, lui «aveva decisamente torto. Anzi, come è noto, questi infortuni allungano la vita», dice in un’intervista al quotidiano Nazionale. In cui racconta anche un aneddoto particolare: il messaggio più inatteso «era quello di un noto leader di sinistra. Non faccio il suo nome per non metterlo in imbarazzo. Mi ha scritto queste parole: “L’ho sempre combattuto e continuerò a combatterlo. Ma la politica italiana non sarebbe la stessa se tu smettessi di occupartene. Per la democrazia si aprirebbe un vuoto incolmabile. Per questo ti auguro di tornare presto“».
La lode di Marta
Nel colloquio con Antonella Coppari, l’ex premier ha elogiato Marta Fascina: «È stata davvero il mio angelo custode. Dopotutto, con i suoi lunghi capelli biondi sembra davvero un angelo. Se avessi avuto bisogno di una prova del suo amore incondizionato per lei – cosa di cui non avevo bisogno – l’avrei avuta entro queste settimane. Ed è un amore totalmente ricambiato. Ma questo non ha nulla a che fare con la sua passione politica. Io e Marta ovviamente parliamo spesso di politica, ma sono due livelli veramente distinti». E sulla Meloni fa sapere che «Giorgia è sempre in contatto con me. Ovviamente si parla spesso per ragionare insieme sulle scelte da fare, che poi sono sempre pienamente condivise».
Infine, sul Pnrr dice che bisogna «continuare a lavorare per utilizzare al meglio le risorse del nuovo piano Marshall che l’Europa ci ha offerto. Ciò è avvenuto, se posso ricordarlo, anche grazie al mio impegno personale con i colleghi leader del PPE. Certo, nel tempo si sono resi necessari alcuni aggiustamenti, ma non vedo problemi difficili da superare».
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