Sabato sera, Quartieri spagnoli, vita notturna piena: sceneggiatura pessima. La vittima è una ragazza di 18 anni, che denuncia di essere stata costretta a subire violenza sessuale da due ragazzi conosciuti nel corso della stessa serata. In sintesi, la ragazza ha accettato di isolarsi insieme a uno dei due giovani, mostrandosi disponibile alle avance che le erano state fatte nei suoi confronti, ma ha anche ribadito con fermezza un concetto: «Mi hanno costretto ad atti sessuali in macchina, non l’avrei mai fatto. fatto con due persone. Ho chiesto loro di smetterla, non mi hanno ascoltato”. Ipotesi violenza sessuale di gruppoun reato che – se confermato con condanna – prevede una pena fino a quattordici anni di reclusione.
Ma procediamo per ricostruire una vicenda che ovviamente è al vaglio della Procura di Napoli. Sono al lavoro, sotto il coordinamento del sostituto procuratore, i carabinieri della compagnia di Napoli Centrale Raffaello Falcone, responsabile delle indagini sui crimini contro i gruppi vulnerabili. Un’indagine che fa i conti sulla denuncia presentata dalla ragazza alla polizia, su alcune testimonianze raccolte nelle ore immediatamente successive e su quanto scoprirà dall’analisi del materiale sequestrato. Sì, perché questo episodio si fonda soprattutto sulla testimonianza resa agli atti dalla vittima.
Non era ancora sorta l’alba di domenica scorsa, quando in questura si è presentata una ragazza. Ha 18 anni, vive in un comune della provincia di Napoli, ed è accompagnata da due amici. Il suo volto è contratto, sofferente. E si dice pronta a ricostruire le ultime ore trascorse durante una serata che avrebbe dovuto essere caratterizzata da pura spensieratezza. Era con due amiche – ha spiegato la ragazza – aveva trascorso una serata in alcuni bar della zona dei Quartieri Spagnoli. Anche la sera prima aveva fatto più o meno lo stesso giro, ma tutto si era concluso nel migliore dei modi. Invece, intorno alla mezzanotte tra sabato e domenica, è successo il peggio. Stavano bevendo alcolici, quando gli amici incontrano due ragazzi, entrambi leggermente più grandi di loro. Parte della serata trascorre serenamente. A questo punto la ragazza accetta di accompagnare in macchina uno dei due. Accetta l’invito ad andare via, sa di essere un po’ alticcia, ma non rifiuta l’avvicinamento. Poi, però, la situazione degenera. Una volta in macchina – a tarda notte – la 18enne si ritrova insieme a quella che potrebbe rappresentare una sorta di nuova fiamma, accompagnata però dall’amica. Ed è a questo punto che avviene la violenza.
Una ricostruzione che attende ora qualche conferma dal punto di vista investigativo. Tanto da spingere gli investigatori ad acquisire alcuni indumenti della ragazza, nel tentativo di effettuare i primi controlli. Ciò che è in questione non è la consumazione dell’atto sessuale, ma la violenza subita. E non è tutto. Secondo quanto emerso finora si tratta di un procedimento a carico di ignoti, poiché non vi è alcun riferimento all’identità dei due presunti aggressori. Tecnicamente, daanalisi di tracce biologiche scoperto che sarebbe anche possibile isolare un possibile profilo genetico dei due potenziali sospettati. Un fascicolo in cui è stata acquisita anche la voce di due amici, che sembrano aver confermato alcune circostanze. Ma non è tutto. Ci sono anche nei documenti immagini riprese dalle telecamere posto a controllo di strade e bar nella zona di Montecalvario. L’obiettivo è andare a ritroso, per risalire all’identità dei due soggetti indicati come aggressori.
Il fenomeno è in crescita. Sono decine le denunce che ogni giorno arrivano ai terminali del sostituto procuratore Falcone, riguardanti la violenza di genere. Nelle stesse ore in cui l’intero Paese è scosso dalla morte di Giulia, la ragazza uccisa dall’ex fidanzato, non si ferma il peggior bilancio possibile: quello che aggiorna le vittime di violenze e abusi, la gallery degli orrori confidenziali – in gran parte – contro le donne. Nelle prossime ore – come prevede il codice rosso – il 18enne sarà ascoltato dalla Procura Tufanoun magistrato che ha il compito di stabilire cosa sia successo in quell’auto ai Quartieri, dopo l’ennesima notte trascorsa a bere nei locali della movida.
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