Il Perugia avrà il debito cancellato. Il tribunale ha finalmente firmato l’accordo tra il club e l’agenzia delle entrate per la ristrutturazione del debito. Un taglio netto che permette al Perugia di risparmiare circa il 60% del debito. Grazie al stralcio, quindi, il Perugia resta con un debito sotto i due milioni (1,8) che verrà dilazionato e saldato in rate decennali. A questi si aggiungeranno altri debiti, non con l’agenzia delle entrate, che comunque non inciderebbero molto sul conto finale.
L’approvazione del tribunale è stato un passo atteso ma fondamentale che permette ora a Perugia di avere un quadro chiaro di ciò che dovrà affrontare e allo stesso tempo consente ai potenziali acquirenti di conoscere lo stato delle cose e di poter affrontare con maggiore consapevolezza un’eventuale trattativa. serenità.
Ora potrà entrare in scena anche il Perugia e spiegare cosa ha spinto Claudio Sciurpa, AD di Vitakraft, a fare marcia indietro. Secondo quanto emerge, l’uscita di Sciurpa non sarebbe del tutto imputabile alle richieste economiche di Santopadre, quanto piuttosto alle richieste del presidente del Perugia di conoscere i soci della società.
Resta il fatto che Perugia può ora condurre le trattative con la certezza della cancellazione. Se lo desidera, le trattative potrebbero anche essere accelerate.
Non è escluso un ritorno di Claudio Sciurpa e dei soci Mauro Ricci e Claudio Antonini. A Santopadre viene chiesto di accettare l’offerta economica di 6,5 milioni di euro (somma dei debiti post-svalutazione e di quelli che potrebbero emergere dopo la due diligence). Il presidente non ha rifiutato l’offerta, forse si aspettava qualcosa in più, nonostante ci sia anche la questione sponsor tecnico e quella dell’Academy. Ma l’idea è che prima dei soldi, per tornare alla trattativa bisognerà superare lo scoglio dell’identità degli acquirenti. La partita resta comunque aperta.
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