Liste d’attesa troppo lunghe? Cosa dice il Vademecum della Sanità – .

Liste d’attesa troppo lunghe? Cosa dice il Vademecum della Sanità – .
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le le liste d’attesa per visite ed esami medici sono sempre più lunghe. Orientarsi per ottenere visite specialistiche ed esami in regime di Servizio Sanitario Nazionale è diventato estremamente difficile e perfino stressante. Alle lunghe attese telefoniche scandite dalla musica si aggiunge la frustrazione non avendo trovato alcuna disponibilità per la prestazione prescrittaci dal medico. Anche quando sulla richiesta c’è un codice che indica la priorità.

Liste d’attesa per visite ed esami: come garantire il rispetto delle scadenze?

«Molti cittadini non conoscono i propri diritti e spesso non sanno riconoscerli classe di priorità indicata nella ricetta. Rendere i cittadini consapevoli dei propri diritti è necessario perché questi siano applicabili. L’alternativa sono le dimissioni o il ricorso alla sanità privata”, commentano attivamente Irene Prosperato e Mario Pittella volontari nella campagna che fa parte del programma del partito Rifondazione comunista per la difesa e il rilancio della sanità pubblica. Ci hanno aiutato a capire come ottenere il rispetto delle scadenze descritte dal medico.

Nel rispetto della Costituzione

Il contenuto dell’articolo 32 della Costituzione recita “La Repubblica tutela la salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della comunità, e garantisce cure gratuite agli indigenti”, è quindi legittimo fare alcune riflessioni che generano altrettanti interrogativi. Là l’assistenza sanitaria è un diritto inalienabile al quale contribuiamo come cittadini o un bene riservato a chi può permettersi di pagare individualmente? Se l’attuale tendenza secondo cui le difficoltà di cui abbiamo parlato creassero le condizioni per scoraggiare i cittadini dal far valere i propri diritti e di conseguenza si verificasse un progressivo smantellamento del sistema sanitario pubblico italiano, si tratterebbe di una deriva edificante? Cosa comporterebbe lo smantellamento definitivo del sistema sanitario pubblico a favore di quello privato?

La campagna per ridurre le liste d’attesa

Il primo passo che il cittadino deve compiere è quindi quello informatevi bene.

“C’è un campagna per ridurre le liste di attesa che si inserisce nel percorso che ha visto numerose nascite e diffusioni a livello regionale uffici sanitari che mirano ad aiutare i cittadini che hanno difficoltà a vedere rispettata la priorità prescritta dal proprio medico di famiglia. Più in generale, i rami cercano di costruire il mobilitazione dei cittadini Lombardi per il diritto alla salute e in difesa della salute pubblica”, spiegano Irene Prosperato e Mario Pittella.

Rispetto delle priorità di urgenza e delle liste di attesa

Il problema principale riscontrato è il mancato rispetto delle scadenze indicato da Piano Nazionale per il Governo delle Liste di Attesa (PNGLA 2019/2021) dalle competenti strutture pubbliche e private convenzionate. Ci sono lacune normative che non permettono di identificare in modo chiaro ed immediato la struttura da contattare per richiedere il servizio, a volte la comunicazione con gli operatori telefonici incaricati delle prenotazioni è addirittura difficoltosa e capita che le informazioni siano contrastanti tra le varie strutture e quelli ricevuti dal medico di famiglia.

Il settore privato sembra essere l’unica via d’uscita

L’organizzazione rende così complicato districarsi in questo sistema che spesso ci sentiamo intrappolati in un vicolo cieco e spesso incoraggiati a valutare l’opportunità di servizio a pagamento, di regola, immediatamente disponibile.

«C’è una notevole carenza di informazione dei cittadini da parte delle istituzioni preposte riguardo alle procedure da attivare in caso di mancato rispetto dei tempi di attesa per evitare che i cittadini si rivolgano a strutture private», aggiungono Irene Prosperato e Mario Pittella.

Ad ulteriore conferma di ciò, l soggetti privati/affiliati proporre recentemente “tariffe intelligenti” con frequenza sempre più sistematica. Alternativa che raggiunge il cittadino nel cuore del disagio che si trova di fronte ad un aut-aut: sottoporsi ad una lunga attesa oppure pagare un servizio nei tempi indicati ad un costo più conveniente? Una via di mezzo tra l’importo del ticket e quello di un servizio in completo regime di solvibilità.

Cos’è il Vademecum Sanitario per le liste d’attesa

Nel febbraio 2019 il Piano Nazionale per il Governo delle Liste di Attesa (PNGLA) 2019-2021, che comprende il tema delle “liste di attesa” con il Manuale sanitario, uno strumento chiaro, semplice e istruttivo. Questo manuale contiene informazioni pratiche e dettagliate per i cittadini che intendono presentare ricorso per far rispettare i tempi di attesa prescritti. Sono indicati entrambi indirizzi email a cui scrivere sia il contenuto del testo che il eventuali azioni da intraprendere in caso di mancata risposta. Ecco le parti chiave.

Monitoraggio delle prestazioni

Piano Nazionale of Government of Waiting Lists (PNGLA) 2019-2021 ha rivisto ilelenco delle prestazioni da monitorare e individuato:

  • 69 prestazioni ambulatoriali (14 visite specialistiche e 55 prestazioni strumentali)
  • 17 prestazioni in regime di ricovero ordinario o diurno

Guarda alelenco degli spettacoli monitorati (pdf) basato su PNGLA 2019-2021.

Al momento della prescrizione il medico è tenuto ad indicare il quesito diagnostico e la classe di priorità

La PNGLA 2019-2021 evidenzia ilobbligo di indicare chiaramente il quesito diagnostico su tutte le prescrizioni e, per i servizi di primo accesso, il classe di priorità.

Il quesito diagnostico descrive il problema di salute che motiva la richiesta del medico di effettuare la prestazione. La classe di priorità definisce gli orari di accesso ai servizi sanitari.

Comunicazione e informazione su orari e liste di attesa

La PNGLA 2019-2021 sottolinea l’importanza della comunicazione e dell’informazione sulle liste di attesa (e in particolare su prenotazione e “percorsi di garanzia” in caso di superamento dei tempi massimi) attraverso sezioni dedicate e accessibili su siti regionali e aziendali, campagne informative, Pubbliche Relazioni Uffici (URP), carte dei servizi e partecipazione degli utenti e delle associazioni di tutela e di volontariato.

Definizione dei tempi di attesa

Le Regioni e le Province autonome, nell’ambito dell’autonomia organizzativa in materia sanitaria, possono definire tempi di attesa inferiori a quelli previsti dal Piano Nazionale di Governo Liste d’Attesa (PNGLA) 2019-2021, ma certamente non superiore.

Classi prioritarie previsto dal Piano Nazionale Liste d’Attesa PNGLA 2019-2021

Per loro prestazioni specialistiche ambulatoriali Sono:

  • Classe U (Urgenti), servizi da effettuarsi nel più breve tempo possibile e, comunque, entro 72 ore;
  • B (Breve), servizi da eseguire entro 10 giorni;
  • D (Differificabile), prestazioni da eseguire entro 30 giorni per le visite / entro 60 giorni per gli accertamenti diagnostici;
  • P (Programmato), servizi da svolgere entro 120 giorni (dal 1° gennaio 2020). Fino al 31 dicembre la classe P sarà di 180 giorni.

Per loro servizi di ricovero le classi di priorità sono:

  • Classe A: ricovero ospedaliero entro 30 giorni per casi clinici che potenzialmente possono aggravarsi rapidamente fino a divenire emergenti o comunque comportare gravi danni alla prognosi;
  • B: ricovero ospedaliero entro 60 giorni per i casi clinici che presentano intenso dolore, o gravi disfunzioni, o grave disabilità, ma che non mostrano tendenza a peggiorare rapidamente fino a diventare emergenti, né la prognosi può essere gravemente compromessa dall’attesa;
  • C: ricovero entro 180 giorni per i casi clinici che presentano minimo dolore, disfunzione o disabilità e non mostrano tendenza al peggioramento, né la prognosi può essere gravemente compromessa dall’attesa;
  • Q: ricovero senza un limite massimo di attesa definito per i casi clinici che non causano dolore, disfunzione o disabilità. Tali casi dovranno comunque essere eseguiti almeno entro 12 mesi.

Percorsi di protezione

Il nuovo Piano prevede la definizione e l’applicazione di “percorsi di protezione”, accessi alternativi a servizi specialistici che prevedono che, se viene superato il tempo massimo di attesa a livello istituzionale, potrebbe esserlo è stata attivata una procedura specifica che consente al paziente residente e per richieste di primi servizi in classe di priorità la possibilità di effettuare il servizio presso un fornitore privato accreditato nel rispetto dei tempi stabiliti dalla normativa vigente.

Per maggiori informazioni: https://www.salute.gov.it/portale/listeAttesa/dettaglioContenutiListeAttesa.jsp?lingua=italiano&id=4977&area=listeAttesa&menu=vuoto.

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