“Bisogna accompagnare le manifestazioni, non opporsi ad esse”. La risposta della polizia al cantante – .

“Bisogna accompagnare le manifestazioni, non opporsi ad esse”. La risposta della polizia al cantante – .
“Bisogna accompagnare le manifestazioni, non opporsi ad esse”. La risposta della polizia al cantante – .

Ne deriva l’ennesima evitabile affermazione sulle forze dell’ordine del nostro Paese Antonello Venditti. Il cantautore, con una lunghissima carriera alle spalle, ha vissuto in prima persona gli anni bui dell’Italia ed è da tempo un riferimento politico per la sinistra italiana. E oggi, con un’età che è quella dei nonni dei giovani che scendono in piazza, alla presentazione del suo nuovo giro non potevo fare a meno di tornare a “barricate“, sollecitato dai presenti.

La polizia invece deve accompagnare le manifestazioni opporsi. In un Paese democratico questo è un confine che non dovrebbe esistere. La polizia non deve essere da nessuna parte, deve accompagnare la libertà, se la manifestazione è autorizzata deve accompagnarla e Difendere“, ha dichiarato il cantautore, che ha utilizzato una discriminante ben precisa: “Se è autorizzato“. La maggior parte delle manifestazioni che diventano marce non lo sono e, anche quando sono autorizzate, spesso ci provano svolta i cordoni di sicurezza degli agenti posti a protezione dei luoghi dove non si può andare. Ed è lì che avvengono gli scontri, per i quali si batte la polizia dovere. Gli agenti non hanno mai caricato a freddo senza che fossero soddisfatte le condizioni, anzi, spesso accade che le cariche vengano evitate perché non esistono le condizioni di sicurezza e si tentano altre soluzioni di contenimento.

Ma nelle parole di Venditti sembra delinearsi un altro scenario molto diverso, come se gli agenti fossero allineati e fossero il partito opposto alle proteste. È su questo passo che interviene il sindacato di polizia FSP, nella persona del suo segretario generale Valter Mazzettiha risposto al cantautore, sottolineando che “in un Paese democratico tutti hanno il diritto di manifestare ed è la Polizia a garantirlo. Non è un caso che nel 2024 saremo in grado di curare circa 15.000 eventi, garantendo quell’ordine e quella sicurezza che, però, deve appartenere a tutti“. E perché ci sia sicurezza, continua Mazzetti, esistono”preciso prescrizioni che i manifestanti devono rispettare, ed essere autorizzati non significa assolutamente fare tutto quello che ti passa per la testa“.

Inoltre, prosegue il segretario, dalla loro posizione, le forze dell’ordine ribadiscono il concetto già espresso dal cantautore, cioè che “in un Paese democratico non si va a manifestare violando le leggi e regole di ogni genere, a partire da quando si decide arbitrariamente di modificare i percorsi dei cortei“. Continuare a sostenere le manifestazioni, senza discriminare tra violenti e non violenti, come spesso accade, rischia di legittimare gli scontri e le azioni di disturbo che si vedono sempre più spesso.

Prima di parlare informatevi. La polizia, nelle scuole come nelle piazze, garantisce a tutti esprimere liberamente i propri pensieri e le proprie opinioni purché questo, essendo il nostro uno Stato di diritto, avvenga nel rispetto delle regole, pacificamente e senza armi“, è la risposta del segretario generale del sindacato di polizia FSP, Stefano Paoloni. E aggiunge, riferendosi alle parole di Venditti, che “si espone chi ricerca strumentalmente incidenti con la polizia, violando le regole o tentando di impedire ad altri di esercitare le proprie libertà, come dibattiti pubblici all’illegalità“.

Quindi la Paoloni adesso chiede chiarimenti al cantante.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “10mila assunzioni nel Lazio” – Il Tempo – .
NEXT In Italia non ci sono infermieri. Sono indiani – .