“Nessuna ansia di condivisione” – Il Tempo – .

Dopo Amadeus a Sanremo «nessun timore. Sono a un punto della mia carriera in cui non devo dimostrare nulla, né a me stesso, né al pubblico, né all’azienda. Se faccio meno di Amadeus non importa, non è solo una questione di condivisione; Cercherò di fare un buon prodotto e un buon servizio alla discografia, questa è la cosa importante. Non importa se faccio meno in termini di share, altrimenti dopo i grandi festival di Baudo avremmo dovuto chiudere Sanremo. Amadeus ha fatto un lavoro grandissimo, straordinario, crescendo anno dopo anno sia dal punto di vista musicale che di pubblico. Cercherò di continuare quel lavoro”. A parlare è il nuovo conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo, Carlo Conti, ospite di Rtl 102.5 a “Non Stop News” con Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro. Quanto alla presenza di giovani artisti al Festival, Conti osserva: «Molti dicono che ho iniziato il processo di ringiovanimento di Sanremo. Nel 2017 sul podio salirono Ermal Meta, Gabbani e Mannoia. La discografia è cambiata molto. L’unica medaglia che mi sono messo è che Mahmood, Irama, Ermal Meta, Francesco Gabbani, Enrico Nigiotti, Giovanni Caccamo sono partiti dai miei Festival. È stato un momento di grande rinascita della musica italiana”.

E sulla scelta di fare Sanremo, la conduttrice riferisce: «Parlavamo con l’azienda e abbiamo trovato un punto d’incontro. Intorno alla mia candidatura ho sentito un grande affetto da parte di tutta l’azienda, dai vertici fino ai lavoratori. Allora mi sono detto: “torniamo sul luogo del delitto, i Conti sono tornati”», scherza, senza però dire troppo su chi saranno i co-conduttori. «È ancora molto presto – dice – non ci ho ancora capito. È qualcosa che si è concretizzato nell’ultima settimana”. E ancora: «La mia famiglia sa che ho fatto una scelta di vita ritirandomi a Firenze, una vita normale nella quale troverò lo spazio per prepararmi al Festival. La cosa più importante è scegliere le canzoni giuste, perché le canzoni poi devono arricchire i programmi radiofonici ed essere al passo con i tempi. Il mio dubbio era se dopo sette anni avessi un orecchio musicale pronto. Questo è quello che conta per Sanremo, il resto è secondario”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

NEXT i più attenti lo riconosceranno in 5 secondi – .