Dagli anestesisti con problemi relazionali alla carenza di nefrologi, passando per neonatologia e liste d’attesa: le rassicurazioni dell’Ast

ASCOLI – In un incontro che ha coinvolto anche il sindaco Fioravanti, il dg Natalini spiega punto per punto le ragioni di alcune decisioni che hanno portato ad una necessaria riorganizzazione di alcuni assessorati

23 maggio 2024 – 18:02

Nicoletta Natalini, amministratore delegato dell’Ast Ascoli

Anestesisti in fuga, riduzione dei posti letto in neonatologia e nefrologia, liste d’attesa e piani ferie: sono tanti i problemi che attanagliano l’Ast Ascoli, e in particolare – in questo momento – l’ospedale “Mazzoni” di Ascoli. Tanto che il sindaco Marco Fioravanti ha chiesto un incontro alla direttrice Nicoletta Natalini per capire cosa sta accadendo.

Nel vertice che si è tenuto oggi 23 maggio, il direttore dell’Ast ha spiegato punto per punto le ragioni di alcune decisioni che hanno portato ad una necessaria riorganizzazione di alcuni dipartimenti.

ANESTESIA E RIANIMAZIONE – Nel reparto di Anestesia del “Mazzoni” è successo che «dieci anestesisti dell’ospedale di Ascoli – dice Natalini – hanno inviato una comunicazione con la quale chiedevano di poter continuare a lavorare per questa azienda e ad Ascoli, ma di essere messi nelle condizioni di agire con serenità e competenza.

Purtroppo sono stati creati problemi di relazione interna a quella unità operativa, cosa sulla quale abbiamo effettuato studi e verifiche approfondite. Si tratta di una situazione assolutamente eccezionale, mai verificatasi prima, alla quale abbiamo affrontato immediatamente non appena ne siamo venuti a conoscenza, cercando di gestire i problemi e, soprattutto, rassicurandoli. Sono fiducioso che rimarranno e continueranno a svolgere il loro ottimo lavoro, sia in sala operatoria che in terapia intensiva, e a supporto di tante altre unità operative ospedaliere”.

NEONATOLOGIA – Il direttore generale chiarisce anche il numero dei lettini nel reparto neonatale complesso dell’ospedale “Mazzoni”: «Quelli in dotazione (portate da 5 a 3, ndr) sono sufficienti per i reali bisogni della popolazioneTprendendo come riferimento i dati dell’attività. Cioè guardando nel tempo, nei mesi e negli anni passati, quante culle sono state effettivamente occupate. E abbiamo visto che 3 erano quelli necessari a soddisfare il bisogno di ricovero dei neonati. Abbiamo quindi dimensionato il personale di assistenza alle culle occupate. Nessun cosiddetto “rischio clinico” per pazienti e personale. Tutto in sicurezza, valorizzando la professionalità degli operatori del reparto”.

La nefrologia dei “Mazzoni” di Ascoli

NEFROLOGIA«Nessun rischio di chiusura. Come proposto dal direttore Giuseppe Fioravanti – spiega il direttore – arriva ridimensionato temporaneamente con 8 posti letto (da 16, ndr)ma le sedute di dialisi sono tutte garantite e, ci mancherebbe, è una cura salvavita.

La causa di questa riduzione risiede nel gravissima carenza di medici specializzati in nefrologia che purtroppo, nonostante i numerosi tentativi di reclutamento, non siamo riusciti a coprire. Ai pensionamenti si aggiungono malattie improvvise che riducono notevolmente il numero dei nefrologi in servizio. È appena entrato a far parte del servizio un medico specialista che fornirà coaching e formazione. Continuiamo a cercare nuovo personale, ma i nefrologi, come altre tipologie di specialisti, sono pochissimi nel panorama italiano”.

LISTE D’ATTESA – Natalini: «L’attenzione è massima e, oltre al reclutamento di specialisti nei rami più difficili, stiamo lavorando riorganizzazione di presenze per poter incrementare le agende di prenotazione. Un esempio è quello della Radiologia dove spostare un tecnico dal turno notturno a quello diurno ha permesso di offrire più appuntamenti ai cittadini.

Abbiamo incrementato circa 260 spettacoli a settimana, soprattutto ad Ascoli. Questi includono mammografie, scansioni TC, risonanza magnetica e radiografie tradizionali. Al “Mazzoni”, ogni settimana, forniamo alle utenti 100 radiografie, 11 TAC e 16 prestazioni senologiche (ecografia + mammografia) in più rispetto a prima di aprile”.

PIANO VACANZE«I mesi estivi stanno arrivando e non ci troveranno impreparati – continua Natalini – e abbiamo iniziato a lavorare sul piano ferie lo scorso febbraio. Abbiamo provveduto a realizzarlo molti rapporti di lavoro stabili garantire la continuità nell’assistenza e non disperdere le competenze acquisite, fino ai limiti massimi consentiti dalla normativa. C’è una pianificazione, viene fatta regolarmente su tutto”.

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