Chi è Rosaria Luconi ex moglie di Adriano Panatta? Età, lavoro, vita privata e figli – .

Chi è Rosaria Luconi ex moglie di Adriano Panatta? Età, lavoro, vita privata e figli – .
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All’età di 70 anni, l’ex campione di tennis Adriano Panatta ha da poco sposato la compagna Anna Bonamigo, con la quale aveva una relazione da sette anni. La gioiosa cerimonia, svoltasi a Venezia, segue la conclusione del suo matrimonio con Rosaria Luconi. Quest’ultima, originaria di Prato, è madre dei suoi tre figli.

Adriano Panatta è stato un tennista molto amato dal pubblico italiano, avendo vinto il prestigioso Roland Garros nel 1976 e la Coppa Davis con l’Italia. Il suo nome è stato anche associato a relazioni di alto profilo con diverse donne famose. È stato sposato con Rosaria Luconi per 40 anni e ha avuto tre figli: Niccolò (1975), Alessandro (1979) e Rubina (1980).

Adriano Panatta è sposato dal 1974 con Rosaria Luconi, dalla quale ha tre figli. I due vivevano in Versilia, cosa che Panatta attribuiva al suo amore per Rosaria. Dopo 40 anni insieme, la coppia si è separata nel 2014. Panatta ha avuto diversi flirt, tra cui Loredana Bertè, Mita Medici, Serena Grandi e Clarissa Burt. Grandi ha notato che la loro relazione di due anni è stata tenuta nascosta a causa del matrimonio di Panatta.

Rosaria Luconi, che all’epoca del matrimonio prese il cognome del marito Adriano Panatta, è scrittrice e organizzatrice di eventi. I tre figli del campione di tennis praticano tutti lo stesso sport, soprattutto Niccolò che lo insegna. Il matrimonio della coppia è durato ben quarant’anni prima di interrompersi a causa delle crisi e dell’infatuazione di Adriano per l’attuale moglie, Anna. Adriano e Rosaria erano profondamente innamorati di lei, tanto che si trasferì in Versilia per starle vicino: “Cosa mi ha portato in Versilia? Senza dubbio l’amore per Rosaria. Conosceva bene questa zona e la visitava ogni estate”.

Durante un’intervista alla Gazzetta dello Sport, Rosaria ha parlato del suo rapporto con l’ex marito, affermando: “È un processo di apprendimento continuo. La pazienza è la chiave. Lo rifarei allo stesso modo se ne avessi la possibilità. Abbiamo tre figli, Niccolò, Alessandro e Rubina; mia nonna aveva un legame speciale con Rubina, poiché aveva chiamato suo figlio come suo padre, Adriano”.

 
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