Pratello, la rabbia del giorno dopo: “Il solito schifo, puzza e spreco”. Il Comune sostiene: “Passi avanti” – .

Pratello, la rabbia del giorno dopo: “Il solito schifo, puzza e spreco”. Il Comune sostiene: “Passi avanti” – .
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Per il Comune la Festa della Liberazione è andata tutto sommato bene. Per i residenti Pratello R’Esiste ha invece reso il quartiere “una latrina a cielo aperto”. Posizioni contrastanti, espresse per gli abitanti da Barbara Rinaldi, in una lettera aperta. “Il garage sotto il giardino di San Rocco – scrive Rinaldi – è diventato come un bagno per tutta la giornata, da anni subiamo pesanti minacce e insulti anche solo se osiamo entrare o uscire dal garage a piedi, in bicicletta o in macchina, disturbando chi pensa sia suo diritto urinare su cose altrui”. Per non parlare dei rifiuti. “Anche oggi dobbiamo sopportare un fetore nauseabondo”, dice. Per i residenti quindi non sono stati sufficienti i 38 wc chimici in funzione, i 30 contenitori per plastica e vetro, 2 spazzatrici, 4 idropulitrici e gli 8 operatori Hera in più impiegati rispetto al 2023. Mentre “il giardino di San Rocco doveva essere chiuso, per ordinanza, alle 17. Invece alle 18 era ancora aperto e restava aperto fino alle 20”. Rinaldi si chiede: “Ma non dovevano esserci ronde tutto il giorno?”, e chiude con un appello alla giunta: “Bisogna garantire il rispetto della proprietà privata e la presenza costante delle forze dell’ordine a tutela di chi si sente minacciato dall’assembramento. degli ubriachi.”

Per il Comune, invece, “il lavoro svolto per la festa di giovedì ha dato risultati positivi”, come spiega Matilde Madrid, capo di gabinetto, che riconosce che “si può migliorare”. In ogni caso “non si è registrato alcun incidente”. A Pratello, sintetizza il Comune, erano al lavoro 52 operatori della Polizia locale, oltre a 25 tutori di strada, 25 ausiliari locali e circa 15 volontari della Protezione Civile, che hanno sequestrato 47 bottiglie, e hanno emesso 5 denunce per attività di somministrazione illegale, 13 a persone urinare in strada, 11 per mancato rispetto degli orari di chiusura, 2 per occupazione abusiva di suolo pubblico e 3 per violazione dell’articolo 15 del regolamento di polizia urbana. Inoltre, sono stati sanzionati 2 cantieri e rimossi 8 veicoli.

Numeri che per FdI dimostrano quanto la zona fosse «sotto assedio da ore: quella manifestazione non può più svolgersi in quella zona, luogo inadatto per un evento che di fatto si trasforma in un rave party a cielo aperto». La Lega peggiora le cose: “La città è di tutti. I rave sono fuori Bologna – dice il capogruppo Matteo Di Benedetto –. Questo è il degrado consentito da questa amministrazione. Più che una festa, un’occasione per fare festa in spregio ai diritti dei residenti”. E non solo via del Pratello. I festeggiamenti per la Liberazione sono proseguiti in serata anche in via Petroni. “Una notte infernale”, dice Giuseppe Sisti, mentre i residenti di piazza Aldrovandi non lamentano alcun disagio. Secondo Sisti il ​​problema “è anche dell’Unibo. Ne parleremo in un incontro che avremo lunedì con il rettore Molari: l’Università deve assumersi la responsabilità dei comportamenti di una certa fascia di giovani”.

Giovanni Di Caprio

 
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