La preparazione per una partita NBA segue un rituale ben preciso, e ogni piccolo intoppo nella routine rischia di far impazzire i giocatori che poi dovranno scendere in campo. Possiamo solo immaginare di cosa si trattasse La reazione dei Denver Nuggets quando se ne sono resi conto negli spogliatoi della Crypto.com Arena le loro scarpe da gioco non erano lì ad aspettarlicostringendoli a una soluzione di emergenza come scendono in campo per tirare e iniziano il riscaldamento con le ciabatte ai piedi. Non si tratta di una presa in giro dei Los Angeles Lakers – contro i quali, prima di stasera, i Nuggets avevano vinto le ultime 11 partite in un anno e mezzo portandosi in vantaggio per 3-0 nella serie – ma piuttosto di una semplice disguido logistico.
Nella NBA, infatti, solitamente è la squadra ospite viaggia su due autobus in orari diversi: il primo autobus è quello che arriva per primo all’arena e su cui salgono gli addetti ai lavori ma anche i giocatori più giovani e gli assistenti, la seconda è quella dove solitamente salgono i veterani. L’errore è stato spiegato da Michael Porter Jr., il giocatore più in vista, che è dovuto scendere in campo in ciabatte durante il riscaldamento: “Le nostre scarpe erano tutte sul secondo autobus, mentre io come al solito sono arrivato sul primo. La routine prima della partita è fondamentale e quindi non ero contento di questa mancanza, ma siamo tutti umani e possiamo sbagliare”. L’arrivo tardivo delle sue scarpe non ha influenzato le prestazioni almeno di MPJsecondo miglior realizzatore della squadra con 27 punti e 11 rimbalzi tirando 10/20 dal campo e 4/11 da tre punti in 40 minuti di gioco chiusi con un più-meno di +4 (unico positivo di tutta la squadra, che nei minuti senza di lui perde di 15), ma resta pur sempre un episodio curioso — che, immaginiamo, difficilmente si ripeterà in futuro per i Nuggets.
