Chi c’è dietro il successo di Benelli? È un colosso nel settore delle due ruote – .

Chi c’è dietro il successo di Benelli? È un colosso nel settore delle due ruote – .
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Benelli è diventato un punto di riferimento per gli italiani. In cima alle classifiche di vendita si nasconde un’anima straniera.

La storia della Benelli è molto antica. Il primo modello risale al 1919, motore a due tempi da 75 cc, in un’epoca in cui si pensava soprattutto alla pedalata su due ruote. Nel 1921 venne perfezionato il progetto di Giuseppe, Giovanni, Filippo, Francesco, Domenico e Tonino Benelli. Viene lanciata la Velomotore, una motocicletta a due tempi di 98 cc, presentata nei due modelli 125 cc Turismo e Sport.

Produzione Benelli (Media Press) Motomondiale.it

Nel 1923 nasce il primo motore di cilindrata 150 (147 cc per la precisione) e puntualmente arrivano anche i primi successi commerciali in pista. Il vero trionfo arrivò con il motore 4 tempi da 175 cm³ con distribuzione ad ingranaggi “a cascata” e albero a camme in testa del 1927.

Per l’epoca si trattava di una soluzione geniale e che delineava il futuro della Casa del Leoncino. Giuseppe Benelli sviluppò uno studio teorico del motore di Edward Turner, pubblicato nel 1925 dalla rivista francese Moto Revue, creando un capolavoro divenuto poi un marchio di fabbrica del marchio.

L’italiano ha saputo reinterpretare radicalmente la soluzione introducendo un metodo di costruzione per eliminare gli effetti negativi della dilatazione termica che affliggevano queste applicazioni. Un’idea semplice ma che nessuno aveva realizzato. I cinque ingranaggi cilindrici della distribuzione (uno dell’albero motore, tre ruote folli, uno dell’albero a camme) erano alloggiati in una sottile cartella di alluminio, posta su un lato del motore.

Benelli rimontò la “scatola” di distribuzione con albero a camme e bilancieri, garantendo un grado di libertà mai visto prima. L’idea fu brevettata nel 1927 e determinò il boom del marchio Leoncino a livello internazionale. Sono passati quasi 100 anni dal brevetto n. è stato archiviato. 255634 del 29 ott. 1927”Predisposizione per la formazione ed il fissaggio della scatola di trasmissione per il comando dell’albero a camme in testa nei motori a combustione interna” E La Benelli è ancora oggi invidiata in tutto il mondo per la sua altissima qualità costruttiva.

La nuova proprietà della Benelli

Il listino attuale del marchio Leoncino è molto vasto. Sono state lanciate moto per tutte le esigenze con un occhio ai prezzi. L’azienda è sotto il controllo del gruppo QJIAN JIANG, il secondo produttore di due ruote in Cina. La sua produzione totale è di circa 1.200.000 veicoli all’anno e vanta oltre 14mila persone negli stabilimenti. Benelli, nonostante la vendita ai cinesi, ha mantenuto il suo DNA storicocaratterizzata da soluzioni tecniche innovative e design all’avanguardia.

Modello Benelli Touring (Media Press) Motomondiale.it

La Benelli sta vivendo una seconda giovinezza da quando è gestita dal colosso del Paese del Dragone Rosso. I modelli 125 sono da anni in cima ai listini di vendita.

Il segreto? Un prezzo alla portata della fascia media e linee sportive ed accattivanti. Il boom di alcuni modelli in Italia è stato clamoroso negli ultimi anni. Lo ha confermato anche Susanna Carloni, responsabile Amministrazione, Finanza e Gestione Risorse Umane in Europa di Benelli.

Il cuore della produzione è rimasto a Pesaro ma il portafoglio è a Taizhou, in Cina, dove ha sede il Gruppo Qianjiang, società controllata dalla major cinese Geely Holding Group. Nel 2021 il fatturato è stato di 94 milioni di euro, ma più della metà dei ricavi arrivava solo in Italia. Numeri che sono cresciuti ulteriormente negli ultimi due anni.

 
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