Nadal torna ai suoi giorni migliori e si vendica di De Minaur – .

Nadal torna ai suoi giorni migliori e si vendica di De Minaur – .
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Non muore mai, Rafa Nadal: batte 7-6 6-3 Alex de Minaur, vendicarsi di quanto accaduto circa dieci giorni fa Barcellona, e raggiunge il terzo round Masters 1000 di Madrid, dove l’avversario risponderà al nome di Pedro Cachin. Di nuovo Rafa ha dimostrato di avere determinazione, forza ed energie da spendere: di Minaur rispetto al match precedente è rimasto quasi sorpreso, non riuscendo a rimediare alla straordinaria giornata di vittorie consecutive del mancino Manacor, portato via dal calore di Caja Magica.

Come ai bei vecchi tempi: Rafa domina e il pubblico si emoziona

Al “Manolo Santana” tutti tifavano per il maiorchino. Chi ha risposto con uno un’esperienza davvero emozionante, di quelli che da anni deliziano il pubblico madrileno. UN Rafa riscontrabile in molteplici aspetti: al servizio, dove martellava come ai bei vecchi tempi. Ma anche negli scambi prolungatiquelli che erano stati un po’ il tallone d’Achille nelle versioni precedenti.

Rispetto alla formalità del debutto con Sbiancare, questo aveva tutte le sembianze di essere già lì una sfida da prendere con le pinze: Nadal era un anno e mezzo che non vinceva contro uno dei primi 20 giocatori del mondo, e sulla terra rossa da 23 mesi (dalla finale di Roland Garros 2022 contro Casper Ruud). Inoltre: Nadal evitato di perdere per la seconda volta nel giro di due settimane contro lo stesso giocatore (appunto di Minaur), qualcosa che non accadeva dal 2011, quando avvenne Djokovic superare due volte lo spagnolo.

Che è partito come un razzo nel primo set, rompendo il Tasmaniano nel secondo gioco per poi concedere nuovamente il favore, anche per un errore di giudizio (si ferma un attimo a valutare una palla eliminata, ma poi perde il punto e il giudice di sedia non accetta, come da regolamento, di rigiocare lo scambio). Al servizio entrambi dimostrano la loro capacità di tenere testa, quindi l’epilogo del tie-break è inevitabile: Rafa scatta sul 6-2ma dilapida l’enorme dotazione di 4 setpoint, solo per poi chiudere quinto disponibile.

Rafa, il tempo si è fermato: esplode il “Santana”.

Nel secondo set la battaglia si fa subito accesa: il “Santana” è tutto per Rafa (ci sono anche i Ragazzi delle caroteVieni a vedere Peccatore), a cui nel secondo game strappa ancora una volta il servizio Demone. Che cala nei tiri e nell’intensità, rivelando quasi un po’ di sottomissione nei confronti dell’esperto giocatore di casa. Che non può più riscuotere punti di interruzionesenza però concedere più nulla al rivale, che inevitabilmente esce progressivamente dal gioco fino a doversi arrendere al maggiore pragmatismo di un Rafa tornò a splendere come ai suoi tempi d’oro.

UN respiro di annata che infiamma il pubblico madrileno, felice di aver ritrovato il proprio beniamino. “Sono davvero sorpreso, perché sono stati mesi complicati e tutti gli sforzi che ho fatto per essere qui sono noti solo a me. Valeva però la pena riprovare a provare queste emozioni. Sono felice per la vittoriaa maggior ragione per come è arrivata e per quanto tempo ho potuto resistere”.

Fonte: Getty
 
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