Il tennista russo Daniil Medvedev deve ancora raggiungere la sua migliore condizione sulla terra battuta. A Madrid ha esordito con non poche difficoltà, battendo in tre set il nostro ottimo Matteo Arnaldi. In conferenza stampa ha parlato di tanti argomenti, partendo da questo per finire con Rafael Nadal senza dimenticare il calendario ATP, dando un duro colpo agli organizzatori e al sistema.
In conferenza stampa, l’ex numero uno del mondo Daniil Medvedev è stato durissimo: “Non è facile per me giocare qui perché i campi di allenamento sono molto diversi da quelli del futuro e tranne che al Centrale c’è pochissimo spazio in fondo campo. il campo. campo.
In generale sono partito male, non avevo ritmo ma poi ho raggiunto un buon livello”. Parlando delle aspettative su questa superficie Daniil ha chiarito: “Madrid non è un torneo facile da giocare per me, è un campo in terra battuta ma vicino al cemento.
Può sembrare strano ma se gioco sulla terra battuta voglio affrontare le condizioni tipiche di questa superficie e nient’altro. Nel terzo set ho giocato con fiducia e mi sentivo come a Roma l’anno scorso, ora voglio lavorare con intensità e provare a fare qualcosa di importante al Roland Garros”.
Parlando del calendario ATP, Medvedev ha avuto parole dure: “Non sarò certo io a decidere i prossimi aggiornamenti ma spero che si faccia qualcosa che permetta al nostro sport di crescere. Dopo gli Australian Open ho vissuto un mese in cui ho faticato a sedermi davanti alla televisione e guardare il tennis.
Non so chi abbia vinto a Montpellier o Cordoba, penso che il calendario debba migliorare su alcuni aspetti. La cosa che mi importa – ha continuato – è che non vorrei di certo giocare a Capodanno”. Non potevano infine mancare parole su Nadal: “Ho sentito le sue dichiarazioni sul fatto che non era il favorito ma la realtà è che – quando mettiamo piede sulla terra battuta – affrontiamo Nadal e abbiamo paura, se lui adesso batte De Minaur giocando così, sarà sempre più pericoloso anche se sarà interessante per i tifosi studiare la sua crescita”.
