Olimpia Milano post Brescia, cioè la quasi certezza del secondo posto in classifica. Domenica prossima ci saranno 40 minuti di passione, ma la Virtus Bologna, con la vittoria del Casale contro il Tortona, ha messo in serio pericolo la griglia dei playoff.
Ma c’è ancora molta strada da fare prima di pensare a vantaggi e svantaggi. Lo dimostra lo stato dei roster domenica, con il Brescia senza Christon e con Petrucelli a metà servizio, e l’Olimpia che recupera Hall e aspetta Mirotic.
Lo dice una stagione massacrante: il fattore campo è un “plus”, ma sul parquet ci sono i talenti e le condizioni del momento. Da qui a giugno è impossibile fare previsioni, meglio restare nel presente. E soprattutto il Brescia sarà un pessimo cliente in questo caso. Soprattutto all’inizio della serie.
Il presente presenta un’Olimpia tutt’altro che perfetta, ma convincente. L’obiettivo si chiama Scudetto, e dopo i ko con Virtus e Venezia sono sei vittorie di fila, oltre a due punti con l’ex capolista che ha portato il proprio equilibrio nel mini girone delle prime quattro in classifica. 50%.
Partire 8/8 da 3 è un grande aiuto, ma che il Brescia chiudesse l’area era cosa nota vista la presenza di centimetri, Miro Bilan, e di atletismo, Cobbins e Gabriel. I biancorossi, seppure distratti (11 persi), costruiscono bene la circolazione della palla e puniscono ogni centimetro concesso.
E, secondo logica messiniana, talento e presenza fisica, concedono solo 16 punti nel quarto quarto, pur avendo qualche amnesia di troppo a livello offensivo. Il Brescia, secondo miglior attacco del campionato con 87,03 punti, si ferma a 77 contro la migliore difesa, che ne concede 74,6.
Questo significa aver portato a termine l’impresa, arrivando anche a 83 senza un giocatore da 15 ad allacciarsi le scarpe. Beh, come i 19 punti di uno Shabazz Napier decisivo anche su un paio di giocate difensive, e i 16 di uno Shavon Shields in crescita.
Benissimo, questo è Nicolò Melli, che non digerisce lo spazio lasciatogli da Miro Bilan, colpendo con la tripla della “staffa” e regalando il 13+8 ad un Forum che vede un capitano sempre più in forma.
A questo si aggiunge l’apporto della squadra, con nove giocatori sopra i 10′, anche se i 4′ di Denzel Valentine lasciano aperti molti problemi di turnover da qui ai playoff. E che dire del male? Sicuramente +7 alla fine del primo quarto con 7 triple segnate e due falli su tentata tripla.
L’incoerenza di Johannes Voigtmann, per quanto il tedesco sia abituato a svegliarsi nella fase calda. E i momenti di pausa offensiva. Nikola Mirotic, però, non si concede a nessuno. E il ritorno è vicino.
