Mancano quattro partite di campionato e alcuni punti (possono essere tre se il Juve batte il Romaaltrimenti cinque) di averne la garanzia qualificazione alla Champions League. E manca la finale di Coppa Italia, che si giocherà contro l’Atalanta il 15 maggio. Cinque partite che, secondo alcuni, possono «decidere il futuro di Massimiliano Allegri». Ma davvero lì gestione La Juventus deciderà se confermare Rallegrarsio divorziarlo, in base ai risultati delle ultime cinque partite?
Allegri, il futuro e i due fattori
La realtà è un po’ diversa, anche perché Allegri non è certo un allenatore esordiente e lo è al suo ottavo anno alla Juventus... Come a dire: cosa può e cosa non può dare, i dirigenti lo sanno benissimo e non può essere la partita contro la Roma o la Salernitana a fargli cambiare opinione. Là gestione della Juventus deciderà, o ha già deciso, sulla base di due fattori. Primo: Quello economicoperché licenziando Allegri aumenta il costo “allenatore” con l’assunzione del sostituto e del nuovo personale senza sollevarlo dal costo di circa 18 milioni lordi di Max e dei suoi uomini. Secondo: Quello tecnico/ambientale: o considerando il proposta di gioco e come da certi segnali, dalla squadra e non solo, abbiamo il sensazione che il ciclo è finito. Insomma, la verità si saprà a fine stagione, ma il decisione non verrà preso in quel momento…