Sinner-Khachanov all’ATP Madrid live 5-7; 6-3; 6-3

Sinner-Khachanov all’ATP Madrid live 5-7; 6-3; 6-3
Sinner-Khachanov all’ATP Madrid live 5-7; 6-3; 6-3

Peccatore, prestazione eroica

(Marco Calabresi) Nel vocabolario di Jannik Sinner la parola rinuncia non esiste. Ma nel 2024 la parola sconfitta non esiste quasi mai. C’era stato il rischio concreto che la partita contro Karen Khachanov Sinner non l’ha giocata: invece non solo l’ha giocata, ma l’ha anche vinta, rimanendo in campo per oltre due ore e rimontando un set deficitario. A Madrid è finita 5-7 6-3 6-3, con Sinner che ha superato gli ottavi, domani avrà modo di riposarsi e giovedì affronterà uno tra Casper Ruud o Felix Auger Aliassime. Con quella contro il russo, sono 28 vittorie in 30 partite, ma soprattutto una dimostrazione di forza mentale e fisica stratosferica, quando il mondo non aspettava altro che la notizia del suo ritiro.

Sinner è sceso in campo alle 12.30 per verificare le condizioni dell’anca destra, quella che lo aveva reso titubante dopo la partita contro Kotov: una volta capito che non c’erano controindicazioni, non ha avuto il minimo dubbio. «Nel primo set ho commesso qualche errore di troppo, ma ho ritrovato la concentrazione – queste le prime parole di Peccatore -. Nel terzo però ho ricominciato a soffrire, avevo due turni di servizio con palle break da difendere ma ho recuperato. Ho scelto di giocare all’ultimo minuto, ma fisicamente ero al 100% e quando ho la possibilità di giocare mi piace molto farlo. E poi sapevo che vincendo oggi avrei potuto riposarmi domani. Oggi mi sentivo meglio di ieri, non sto ancora bene come vorrei ma sto dando tutto per giocare al meglio: l’anno scorso non potevo essere qui e mi dispiaceva moltissimo”.

A differenza delle prime due partite contro Sonego E Kotov, il maltempo ha dato tregua: si è giocato con il tetto aperto e anche con qualche raggio di sole, ma l’inizio non è stato facile per l’italiano, che ha dovuto annullare tre break point nel terzo game. Khachanov, al servizio, invece, non si è quasi mai fatto avvicinare da Sinner, e ha vinto il primo set approfittando di un doppio fallo sul 30-30 dell’undicesimo game, di un errore di diritto e poi di un drop mal gestito, per poi tenere il servizio a scherzo zero.

Sinner però non ha sentito né il dolore né la fatica, ha ripreso a remare come se niente fosse, e si è guadagnato le prime palle break dell’incontro nel secondo gioco: bella la prima, con un rovescio a rete che ha Khachanov del primo se probabilmente non avrebbe commesso errori. Il secondo set di Jannik è stato un concentrato di potenza e qualità, con quel break portato fino alla conclusione fino al dritto del russo. La partita ha finalmente preso una svolta quando Sinner ha annullato due break point all’inizio del terzo set: uno nel secondo game e uno nel quarto, concesso con un errore sulla palla corta ma disinnescato con un servizio esterno abbinato ad un tiro al volo di diritto. Khachanov, che sperava di vincere senza giocare o di vincere dopo aver portato a casa il primo set, ha invece ceduto nel quinto game, con due capolavori di Sinner che hanno guadagnato il break e fatto alzare in piedi il pubblico madrileno. La chiusura con il passante è stata un gioiello: impensabile fino a poche ore fa, quando si pensava se giocare oppure no.

 
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