MODENA – Il Presidente della Lega Pallavolo Massimo Righi, nell’ultimo appuntamento del After Hours – La Superlega in notturnal’intervento condotto da Andrea Zorzi e Andrea Brogioni, ha fatto il punto sulla stagione, parlando di alcuni aspetti del campionato di Serie A.
SUI TIFOSI – “Una finale con due tifosi incredibili. La squadra di Perugia non ha smesso un attimo di cantare, i tifosi del Monza hanno applaudito i loro ragazzi con cori fantastici, fianco a fianco senza alcun problema. Sono i nostri valori che difendiamo e custodiamo gelosamente, ma che dovremmo avere la capacità di far conoscere anche agli altri. Siamo l’unico sport che può permettersi questo genere di cose e non dovremmo mai smettere di parlarne. È importante far capire come il nostro pubblico vive la pallavolo, con grande serenità, divertendosi e festeggiando. Il Perugia festeggia ancora sul campo del Monza a un’ora dalla fine e non succede nulla.
ALTERNANZA – “Il nostro movimento è vivo, come dimostrano i quattro finalisti negli ultimi due campionati. Non succede in tutti gli sport, anzi. Così come ci sarà l’alternanza nelle squadre qualificate alla Champions League. Vuol dire che c’è una forza enorme nel nostro movimento, che parte da sette-otto squadre dello stesso livello che possono aspirare agli stessi obiettivi. Poi si potrà discutere sull’opportunità di giocare le finali del 3° e 5° posto invece di premiare la Regular Season, ma la realtà è un campionato in cui ci sono sette-otto squadre più o meno allo stesso livello”.
GROTTAZZOLINA – “Abbiamo questa bellissima storia da raccontare, di una piccola città con un palazzetto dello sport che teoricamente può ospitare il 70% della popolazione. Una bella storia Vedremo dove andranno a giocare, la struttura attuale è troppo piccola, ma il loro desiderio è partecipare alla Superlega”.
IL FUTURO – “Più che di geografia della Superlega mi piace parlare di qualità dei club. Non mi dispiacerebbe avere una Superlega con 14 o 16 squadre, ma il problema sono i calendari. Stiamo lavorando per avere tanti club forti, così da avere due gironi di SuperLega da 8 o 10 squadre in tre-quattro anni, perché sono convinto che la qualità organizzativa e tecnica dei nostri club ci permette di sostenere tante squadre con tanti Giocatori. Abbiamo un movimento molto vivace dal punto di vista tecnico, allenatori, risorse umane e finanziarie”.
