L’amore è il modo in cui l’essere umano coglie la vera essenza della realtà. È quel modo peculiare che gli esseri umani hanno di cogliere il divenire dell’universo. Da questa nostra tipica percezione si genera la dimensione spirituale.
Gesù è una persona che si è lasciato attraversare da questa energia, l’ha sentita risuonare dentro di sé e l’ha condivisa con i suoi discepoli. Incarnandolo in una forma concreta, lo ha reso visibile attraverso i suoi effetti: empatia, amicizia, cura, condivisione…
Gesù chiede ai suoi discepoli di prendere coscienza di questa intima connessione tra la verità ultima delle cose e quei piccoli gesti che possiamo compiere nella vita di ogni giorno. Rimanere nel suo amore per Lui è l’invito a riconoscere che la nostra esistenza è la possibilità che ha l’universo di incarnare questo amore in una forma specifica.
Quando l’amore incontra l’esistenza la trasforma in vita. Chiamiamo “vita” un’esistenza attraversata dall’amore. Quando a volte ci viene voglia di esclamare: “questa non è vita!” stiamo implicitamente ammettendo che: “qui non c’è amore!”.
Gesù ci rivela perché siamo venuti al mondo. Ognuno di noi ha il potere di avvolgere d’amore tutto ciò che viene portato alla consapevolezza. Non è un processo spontaneo, richiede sempre l’attivazione dell’intenzionalità. Quando ciò accade, sperimentiamo pienezza di vita.
Flavio Emanuele Bottaro SJ
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Fonte: Alzati e cammina – il Vangelo quotidiano con commento
