No ad Andretti, 12 membri del Congresso Usa scrivono alla F1 – News – .

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di VALERIO BARRETTA

Andretti, agli Stati Uniti non piace l’esclusione dalla F1 americana

Il fallimento delle trattative commerciali tra Andretti e Liberty Media e il rifiuto della proposta del team statunitense di competere in F1 coinvolgono anche la politica statunitense. La notizia di ieri sera è infatti la lettera inviata da 12 membri del Congresso degli Stati Uniti Libertà Mediala società che detiene i diritti commerciali della F1, per chiudere le spiegazioni sui motivi che hanno portato all’esclusione di Andretti dal Circo.

Membri del Congresso, a quanto si apprende NBCsono preoccupati “per loro evidenti azioni anticoncorrenziali che potrebbe impedire a due società americane, Andretti Global e General Motors (GM), di produrre e competere in Formula 1“. Va infatti sottolineato che Andretti ha siglato un accordo con General Motors, e che il colosso automobilistico si è impegnato ad entrare in F1 nel 2028 e solo con il team statunitense.

La lettera – alla quale Liberty Media non ha ancora risposto – invoca lo Sherman Act (la più antica legge antitrust degli Stati Uniti, che risale al 1890), chiede polemicamente se l’esclusione fosse pensata per favorire le squadre europee rispetto alla concorrenza americana (in realtà tra i dieci presenti nel Circo ce n’è già uno americano, la Haas), e sostanzialmente Liberty Media è accusata di aver difeso un cartello: “È ingiusto e sbagliato tentare di bloccare l’ingresso delle aziende americane nella Formula 1, cosa che potrebbe anche violare le leggi antitrust americane“.

Mario Andretti era presente al lancio dell’iniziativa e ha convocato una conferenza stampa fuori dal Campidoglio per rivolgere un ulteriore appello alla F1: “Siamo pronti con tutto ciò di cui hai bisogno. Abbiamo tutta la passione e la determinazione necessarie. Dateci il via libera e lasciateci partecipare. Il nostro team fa parte di tutte le principali discipline automobilistiche del mondo. La Formula 1 è l’unica rimasta e noi vogliamo farne parte“.

Il leader dell’iniziativa è il deputato repubblicano John Giacomo, ma i 12 provengono da entrambe le parti, dimostrando un sostegno bipartisan alla causa di Andretti. La squadra è stata formalmente esclusa perché presente”non porterebbe valore al campionato” ma essenzialmente perché toglierebbe una fetta della torta dei ricavi alle altre squadre. Qualcosa che Liberty Media ha mascherato dietro un politico nel suo comunicato ufficiale”ridurrebbe gli spazi tecnici, operativi e commerciali degli altri concorrenti“.

Dall’esterno ci si potrebbe chiedere: si tratta di un’acquisizione in contanti? Ci si chiede se la Formula 1 e Liberty Media stiano forse cercando di ottenere un accordo diverso, in modo da poter passare da 200 milioni di dollari (l’importo della quota di partecipazione al campionato, ndr) a 1 miliardo di dollari da Andretti-Cadillac?“, questo il commento di James. “Nel frattempo, la Andretti-Cadillac ha dimostrato il suo impegno, credo, con milioni di dollari al mese per prepararsi a soddisfare gli standard di conformità. Spero che potremo risolvere la questione per fare affari insieme con reciproco vantaggio. In caso contrario, chiederemo una risposta alle nostre domande. Perché Abbiamo l’obbligo di proteggere i consumatori americani e le imprese americane: Coloro che cercheranno di trarne vantaggio saranno ritenuti responsabili. Non si tratta solo di sostenere Andretti. Si tratta di sostenere gli americani“.

 
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