Da quasi 24 ore, dopo il fischio finale del San Nicola di Bari, i feed social e le chat WhatsApp sono letteralmente invasi dai video dei festeggiamenti, della festa in campo per la promozione e ovviamente dagli immancabili meme dedicati all’evento. Tante sono dedicate ai cugini d’oltre Enza che finalmente sono approdati nella categoria del Parma, ma l’hanno vista scivolare via per l’ennesima volta, tra l’altro al termine di una grande stagione dei Crociati.
Arlia ovunque. Quella che l’esperto dialettale pramzan Giuseppe Mezzadri definì come “la capacità di solleticare la suscettibilità altrui con una battuta così educata e bonaria che raramente suona offensiva”. Quando si parla di suscettibilità, si cammina chiaramente su una linea molto sottile. La portata del reato non può essere oggettiva, soprattutto per chi viene preso in giro. Ma molti hanno sicuramente sorriso, lato gialloblù, quando si sono ritrovati sullo schermo del loro smartphone l’immagine che abbiamo utilizzato in copertina (riportata anche qui sotto) in cui un “caratteristico” tifoso reggiano è in lacrime guardando il trionfo del Parma e non può che “bruciare” per il risultato finale. Magari dopo aver anticipato una trasferta clamorosa nell’ultima partita di campionato.
Come spesso accade, la cosa interessante è che questo meme, diventato virale, non è stato creato per questo scopo dall’autore. L’obiettivo era aggiornare, in modo giocoso, il proprio “status” su WhatsApp il giorno della promozione raggiunta. Poi la richiesta di un amico di usarlo ha dato il via alla condivisione di massa.
Oggi, grazie ai nostri “potenti” mezzi, siamo riusciti a mettere le mani sull’originale e ci siamo riusciti perché abbiamo scoperto che l’autore, rimasto fino ad ora sconosciuto, è il memer ufficiale del nostro Parmatalk, il webshow dedicato al Parma Calcio . Carlo alias “Carletto Studio” nel tempo libero, da buon membro del gruppo “La Scalinata” della Curva Nord, applica le sue conoscenze informatiche e grafiche alla sua passione: sostenere il Parma Calcio. E da oggi è virale.
Bravo Carletto. Almeno questo è quello che pensano in molti al di qua dell’Enza.
