Le moto da cross che scendono in pista nel campionato MXGP vengono modificate in diverse componenti rispetto a quelle a listino. Scopriamo il valore della base di partenza.
I fenomeni della MXGP corrono su vetture curate nei minimi dettagli. Il concetto non è molto diverso da quello della Superbike. SÌ si parte da una moto di serie già di per sé super performante per arrivare ad un concetto estremo omologato per il massimo campionato cross.
Per spiegare al meglio l’evoluzione di un segmento che solo apparentemente non ha subito stravolgimenti totali, partiremo da Honda CRF450R che è, insieme alla rivale KTM, il punto di riferimento in pista.
L’introduzione di un nuovo telaio nel 2017 e l’aggiunta dell’avviamento elettrico di serie ha reso il modello di punta della casa di Tokyo estremamente agile. Nel 2019 la potenza massima è stata aumentata con l’adozione di una nuova testata sviluppata da HRC, nonché l’introduzione del launch control, per un migliore bilanciamento del telaio.
La bici è stata dotata di un nuovo impianto frenante e dell’innovativo manubrio Renthal Fatbar regolabile in 4 posizioni. L’aggiornamento 2020 ha regalato agli appassionati il sistema HSTC. Partendo da una base molto valida, Honda ha deciso di impreziosire la sua regina, impostando il lavoro sulla CRF450RW vincitrice di due titoli iridati conquistati nel 2019 e 2020 dal campione del mondo Tim Gajser.
Il marchio giapponese ha sviluppato una moto ancora più performante, grazie all’aggiornamento della centralina in grado di aumentare la spinta del motore e mediante un nuovo assetto delle sospensioni Showa in grado di migliorare l’agilità. Le impostazioni interne della forcella e dell’ammortizzatore sono state modificatesfruttando l’esperienza in pista.
MXGP, il costo di una bici da corsa
La forcella a molla elicoidale Showa AF2 da 49 mm completamente regolabile è stata sviluppata dall’unità Showa ufficiale utilizzata dal produttore della Golden Wing. Il gruppo lama a bassa velocità è stato riprogettato per aumentare la rigidità sia in compressione che in estensione.
Il volume dell’olio è stato così ridotto di 8 cc, garantendo tredici posizioni di regolazione invece delle precedenti quindici per l’estensione, mentre ne restano 15 per la compressione. Ecco quanto guadagna un pilota in MXGP.
L’ammortizzatore Showa MKE AF2 ha beneficiato di una maggiore rigidità di compressione a velocità basse, medie e alte. Inoltre, tutti gli altri elementi sono di alto profilo. I cerchi in alluminio Did da 21 pollici anteriori e 19 pollici posteriori con pneumatici Dunlop standard sono il top.
Il passo è di 1.481 mm, l’altezza da terra è di 336 mm, mentre il peso della moto senza benzina è pari a 105,8 kg. Il motore della CRF è il quattro valvole da 449,7 cc. Ha una consegna da sogno. L’incremento fino a 0,6 kW della potenza massima sopra i 5.000 giri si abbina ad una coppia più forte ai bassi regimi ed è il risultato di un aumento delle dimensioni dell’airbox da 1,8 litri a 4,1 litri.
Il silenziatore è dotato di due risuonatori che riducono il rumore aumentando la potenza. Anche in questo caso c’è lo zampino nel lavoro in pista dei tecnici della moto di Gajser. Il prezzo è di 10.490 euro. In pista salgono i costi per cerchi, scarichi, sospensioni e tanti altri elementi aftermarket che possono triplicare la cifrasenza dimenticare tutte le personalizzazioni che i piloti richiedono.
