Sandro De Pol ha parlato con La Prealpina a fine stagione Openjobmetis Varese: “Hanno provato a riproporre il modello vincente della scorsa stagione, ma gli interpreti sono stati diversi. Come è normale in molte situazioni, ci sono club costretti a cambiare molto senza la forza economica per trattenere le big. Questo è quello che è successo a Openjobmetis, che ha dovuto rivoluzionare l’organico e ha lanciato una nuova serie di scommesse: a volte si vince, a volte si perde. Cambiare tutto può essere un’opportunità, ma quando le cose vanno male arrivano anni difficili”.
L’arrivo di Mannion ha rappresentato la svolta? Un giocatore che si è inserito al meglio e che a Varese ha trovato la sua dimensione. Il legame è stato creato con un grande uomo del passato come Pozzecco, tenendo conto delle proporzioni necessarie: talento, creatività e fantasia lo hanno reso molto amato. E potrà fare ancora meglio se deciderà di restare dall’inizio: secondo me ci sono le condizioni giuste per continuare. Costruire intorno a lui sarebbe il modo migliore per sfruttare al meglio le sue qualità: Scuola però è una persona che conosce il mestiere e sa su chi può contare, se dovesse accadere sarà un buon punto di riferimento”.
