LBA Awards 2024 – I 5 candidati per il sesto uomo dell’anno – .

LBA Awards 2024 – I 5 candidati per il sesto uomo dell’anno – .
LBA Awards 2024 – I 5 candidati per il sesto uomo dell’anno – .

I cinque candidati al Sesto Uomo dell’Anno – realme sono un esempio di quanto siano importanti gli uomini che escono dalla panchina e nessuno lo ha fatto meglio di loro nella stagione regolare del Serie A UnipolSai 2023/24. VOTA QUI per tutti gli LBA Awards 2024 presentati da UnipolSai.

Ousmane Diop – Banco di Sardegna Sassari. La stagione del definitivo salto di qualità è arrivata in un momento particolare per la squadra sarda che ha cambiato allenatore nel corso del campionato in corso, ma il classe 2000 non si è lasciato influenzare da questa “staffetta” e si è confermato sesto uomo di lusso per gli allenatori di entrambe le squadre. Il suo momento più significativo è stato un record in carriera di 28 punti, 8 rimbalzi e 36 voti dalla panchina contro la Germani Brescia; i suoi numeri raccontano 11,5 punti con il 60,5% da due, 5,3 rimbalzi e 13,6 di voto in soli 21,5 minuti di media, perfetta testimonianza della crescita e della consapevolezza che il numero 25 di Sassari ha acquisito quest’anno, dimostrando grande capacità di trovare il fondo della retina nel dipinto e dei movimenti sempre più raffinati del dipinto.

Gabriel Lundberg-Virtus Segafredo Bologna. Un fattore impareggiabile per la squadra bolognese quando si trattava di chiudere le partite negli ultimi minuti di gara, per questo motivo il concetto di tempo di frizione con lui ha subito una significativa mutazione. Quando la carriera bianconera sembrava vicina al termine, la guardia danese ha invece beneficiato del cambio in panchina, diventando in breve tempo uno degli elementi fondamentali nelle rotazioni di coach Luca Banchi: 11,1 punti (69,1% da due, 43,4% da tre e 87,5 % dalla lunetta), 2,8 rimbalzi, 2,7 assist, +5,2 di plus/minus e 12,5 di voto in 20,3 minuti dalla panchina e una lucidità nel cambiare ritmo alla partita che fa di lui un sesto uomo di lusso.

CJ Massinburg-Germani Brescia. Difficile trovare un profilo più adatto di quello del nativo di Charlotte quando si inizia a discutere del miglior sesto uomo: 12,4 punti tirando il 57,6% da due, il 42% da tre e l’80,6% dalla linea di tiro libero a cui aggiunge 3,7 rimbalzi, 2.1 assist, 1.3 palle recuperate, +7.7 plus/minus e 15.7 voto in 21.8 minuti; le sue medie sono illuminanti, così come la sua capacità di entrare in partita già a pieno ritmo per realizzare tutto ciò che mister Alessandro Magro gli ha chiesto. Le fortune della squadra lombarda sono passate anche e soprattutto per le mani del classe 1997 che ha saputo ritagliarsi sensibilmente il suo spazio nelle rotazioni bresciane, migliorando sistematicamente in ogni aspetto del suo gioco. Dopo aver vinto il sesto premio uomo del mese a novembre, dicembre e gennaio, riuscirà Massinburg a completare l’opera vincendo il sesto uomo dell’anno – realme?

Jamar Smith – UNAHOTELS Reggio Emilia. Il suo compagno di squadra Tarik Black lo ha definito il giocatore che più di chiunque altro ha aiutato la squadra a prendere ritmo nelle situazioni in cui c’era bisogno di sbloccare la situazione. Impossibile contestare questa opinione, perché il giocatore classe 1987 – il più anziano del roster reggiano – è stato il più utile alla causa dell’allenatore Dimitris Priftis per raggiungere gli obiettivi stagionali. Un marcatore puro capace di segnare 11,6 punti (59,1% da due punti, 37% da tre punti e 89,3% tiri liberi), 2,3 assist, 2,0 rimbalzi, 10,1 di voto in 21,4 minuti di media e superare quota 20 punti in tre occasioni segnato; Col tempo, il nativo di Peoria ha acquisito una capacità senza eguali di entrare in serie senza fermarsi, motivo per cui era abituato principalmente a spaccare in due le partite con il suo ingresso sul parquet.

Kyle Wiltjer – Umana Reyer Venezia. Nell’importante percorso del Venezia non è mancato l’apporto di nessun giocatore, proprio perché le rotazioni di coach Neven Spahija sono sempre state molto profonde e ricche di talento, proprio come le mani dell’esterno canadese Kyle Wiltjer. L’identikit perfetto del classe 1992, tiratore di 208 centimetri che ha regalato agli Orogranata e ai suoi tifosi momenti da high school: in soli 19,9 minuti di utilizzo ha segnato 12,4 punti (54,7% da due, 40,5% da tre e 77,6% dal fallo). linea), 3,2 rimbalzi, 1,1 assist e 10,4 voto, sfoggiando letture e movimenti senza palla da vero campione; in un sistema come quello veneziano, Wiltjer ha saputo ritagliarsi perfettamente il suo spazio trovandosi al posto giusto al momento giusto.

 
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