GIRO D’ITALIA | 05/07/2024 | 17:37
da tuttobiciweb
All’uscita di Laigueglia, appena vide la strada che saliva verso Capo Mele, Alla testa del gruppo partì Filippo Ganna, seduto, potente. Una progressione potente, un allungamento deciso e poi è tutto finito, in posizione di cronometrista per tutta la salita e poi in discesa verso Andora. Oltre tre chilometri all’aria aperta, braccati da un gruppo che corre a tutta velocità e determinato a non perdere l’occasione di giocarsi il successo nello sprint.
Inseguendo Top Ganna, in particolare il Lidl Trek degli amici Consonni e Milanamici al punto che Simone, dopo aver abbracciato un Milan vittorioso, è andato sul pullman dell’Ineos Grenadiers per parlare con Pippo, che però era già sotto la doccia.
Pochi minuti dopo i piemontesi hanno risposto alle domande di Ettore Giovannelli, inviato di Raisport, e faticò a nascondere il suo nervosismo. «Un grande attacco? Non era così grande, altrimenti avrei vinto. E per questo sono deluso. L’attacco non era previsto, è avvenuto così, ma alla fine hanno prevalso i velocisti. Chissà, forse se fossi partito un po’ più vicino alla vetta ce l’avrei fatta… Consonni e il Milan? La corsa è una corsadel resto sarebbe stato bello avere anche Lamon, per vedere cosa avrebbe fatto”.
La risposta più chiara riguarda la fuga all’inizio della tappa, quando dopo pochi chilometri si è rialzato, lasciando i compagni di avventura De Bod, Muñoz e Calmejane: «Bisogna chiedere alla squadra».
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