Non è ancora stato pubblicato l’elenco dettagliato dei punti di raccolta nei quartieri del capoluogo, nei comuni della provincia di Napoli e nelle altre città della Campania, completo di orari e indirizzi.
È stato istituito questa mattina il banchetto Cgil Napoli e Campania per raccogliere firme a favore dei 4 referendum su cassa integrazione, appalti e precarietà. Lo stand si trova in Largo Berlinguer, vicino alla stazione della metropolitana L1 Toledo, e sarà aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 13.30.
“Sono state raccolte oltre 300 firme, tra cui quelle del giornalista e membro della segreteria del Pd, Sandro Ruotolo e l’ex ministro della Giustizia, Luigi Scotti. Nei prossimi giorni lo stand sarà ancora presente in Largo Berlinguer e, da domani, anche in Piazza Garibaldi, nei pressi della sede della Filcams” – spiega l’organizzazione in una nota.
“È importante firmare i nostri quesiti referendari – afferma il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci – perché bisogna cambiare il sistema di leggi che penalizza il lavoro, bisogna sconfiggere la precarietà e l’idea che in questo Paese tutto resti impunito. Con questa firma dobbiamo subito fare i conti con il sistema degli appalti e dare dignità al lavoro. Questo governo deve affrontare le riforme. Inviteremo tutti i cittadini a firmare, perché questi referendum rappresentano il futuro dell’Italia“.
Emergono però pigrizia, lentezza, burocrazia e disorganizzazione. “Troppe poche bancarelle in città. Non è ancora stato pubblicato l’elenco dettagliato dei punti di raccolta nei quartieri del capoluogo, nei comuni della provincia di Napoli e nelle altre città della Campania, completo di orari e indirizzi. – sottolinea un delegato sindacale – Eppure la Cgil ha tante sedi decentrate, tanti funzionari distaccati, dipendenti a tempo pieno“. È stata rilevata la scarsa presenza di militanti, dirigenti sindacali e rappresentanti dei luoghi di lavoro. L’assenza dei giovani è evidente.
CiCre
