Sabino, esplosione tre anni fa: il verbale scagiona i 10 imputati – Chieti

Sabino, esplosione tre anni fa: il verbale scagiona i 10 imputati – Chieti
Sabino, esplosione tre anni fa: il verbale scagiona i 10 imputati – Chieti

CASALBORDINO. 21 dicembre 2020: una violenta esplosione all’Explodenti Sabino di Casalbordino uccide tre operai: Carlo Spinelli54 anni, di Casalbordino; Paolo Pepe45, di Pollutri e Nicola Colameo, 46, di Guilmi. A causare l’esplosione e la morte delle vittime è stato l’utilizzo della polvere da sparo per preparare i fuochi d’artificio, non previsto dal piano aziendale. Queste le conclusioni dell’esperto imparziale, l’ingegnere Francesco De Marzio nominato dal giudice Anna Rosa Capuozzo per comprendere meglio cosa accadde la mattina di quel giorno nella polveriera di Casalbordino. Una conclusione che ora sarà sottoposta al vaglio del giudice, visto che tutti gli indagati hanno scelto il processo abbreviato per il quale non sono previsti ulteriori accertamenti probatori. L’udienza è stata fissata per il 6 giugno.
La perizia dell’ingegner De Marzio contrasta con le accuse originariamente gravissime della Procura: negligenza, imprudenza, incompetenza e colpa specifica di dieci persone che avrebbero dovuto vigilare sui lavori. I reati ipotizzati sono omicidio colposo plurimo aggravato, in quanto “commesso con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”, e disastro colposo. L’indagine è stata condotta dall’allora procuratore capo della Repubblica del Vasto, Giampiero Di Florio. La lettura dei risultati dell’ingegner De Marzio, supportata anche da una esperienza peritale svolta sul luogo dell’incidente, non ha suscitato alcuna risposta. La soddisfazione dei difensori, degli avvocati, è evidente Augusto La Morgia, Arnaldo Tascione, Nicola Di Domenico, Francesco Tascione, Alessandra Cappa, Marco Spagnuolo, Stefano Vitale, Michele Sonnini E Antonio Gatta. «Quanto emerso questa mattina», ha commentato il titolare di Explodenti Sabino, Gianluca Salvatore, «mi solleva molto, ma c’è da dire che resta la tristezza per quanto accaduto. I miei pensieri vanno alle tre vittime che tutti abbiamo amato”. L’azienda ha già risarcito le vittime. I loro familiari sono assistiti da avvocati Fiorenzo Cieri, Marco E Alessandro Perrucci, Maria Assunta Pomponio E Pompeo Del Re. Essendo stato raggiunto l’accordo risarcitorio con la società, nessuno di loro si è costituito parte civile.
Contemporaneamente alla vicenda giudiziaria, il titolare di Explodenti sta cercando di ridare certezza e lavoro ai settanta dipendenti fermi dal 13 settembre 2023 a causa di un altro incidente, costato la vita ad altri 3 dipendenti: Fernando Di Nella62 anni, di Lanciano; Giulio Romano56, di Casalbordino e Gianluca De Stantis, 44 anni, di Palata (Campobasso). I lavoratori hanno recentemente ricevuto indennità di licenziamento fino ad agosto. Anche per quell’esplosione è in corso un’indagine con sette sospettati.
Nonostante i problemi legali, Gianluca Salvatore pensa al futuro di 70 famiglie e si dice disponibile a incontrare al più presto i rappresentanti sindacali per aggiornarli sulla situazione. La prossima settimana, inoltre, verrà presentata alla prefettura l’istanza per riottenere la licenza. Passaggio fondamentale per ricominciare a lavorare.
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