La Innocenti fissa gli obiettivi: “Battere le squadre più indietro in classifica e gettare le basi per vincere il Sei Nazioni”

La Innocenti fissa gli obiettivi: “Battere le squadre più indietro in classifica e gettare le basi per vincere il Sei Nazioni”
La Innocenti fissa gli obiettivi: “Battere le squadre più indietro in classifica e gettare le basi per vincere il Sei Nazioni”

Il rugby italiano si guarda allo specchio e sorride. Conclusosi tutti i tornei relativi al Sei Nazioni, Federugby ha fatto il punto della situazione nella conferenza stampa annunciando l’accordo con Fondazione Telethon (presente il presidente Luca di Montezemolo) per la campagna 5×100 a favore della ricerca sulle malattie genetiche rare . Il primo a prendere la parola è stato il presidente della Fir Marzio Innocenti: “Il cambiamento più evidente nel mondo ovale è stato nella nazionale maggiore…”

“L’Italia è uscita dal Mondiale transalpino toccando forse il suo punto più basso, dopo le due sconfitte contro Francia e Nuova Zelanda. Già prima dell’inizio del Mondiale avevamo individuato nell’allenatore argentino Gonzalo Quesada, l’uomo che nel giro di uno/due anni avrebbe potuto dare una svolta al nostro movimento. È stato più veloce, con due vittorie e un pareggio nel torneo. Se il tiro di Garbisi non fosse finito sul palo avremmo finito al terzo posto in classifica Scozia? Niente affatto, la Nazionale del cardo, prima della sfida contro gli Azzurri, era ancora in lizza per vincere il Sei Nazioni. Poi il Galles, dove forse per la prima volta in assoluto, ho visto l’Italia in questo torneo avere il totale controllo della situazione. Adesso arriva la parte più difficile: scommetto molto di più: nell’arco dei prossimi quattro anni provare a vincere il Sei Nazioni è impossibile”.

 
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