l’intelligenza del sistema F-Duct che ha portato al DRS – .

l’intelligenza del sistema F-Duct che ha portato al DRS – .
l’intelligenza del sistema F-Duct che ha portato al DRS – .

La Formula 1 è fatta di invenzioni incredibili frutto del grande genio degli ingegneri. Questi colpi d’ala tecnologici hanno fatto la fortuna dei team che hanno avuto il privilegio di avere i tecnici più “visionari”, inducendo gli avversari ogni volta a rivolgersi alla FIA per la regolarità di questo sistema. Una delle invenzioni nate dalle menti degli ingegneri di Formula 1 è stato il sistema F-Duct, visto per la prima volta sulla McLaren nei test prestagionali di Barcellona nel 2010. Nacque così una delle più grandi battaglie che si accesero inizio di stagione e che ebbe il suo epilogo nel GP di Spagna di quell’anno.

F-Duct, un sistema per migliorare l’aerodinamica

La storia di questo sistema aerodinamico inizia un anno prima, cioè nel 2009. Il cambiamento regolamentare avvenuto nel 2009 ha portato alcuni team a cercare nuove soluzioni per migliorare la velocità. La McLaren ne ha creato uno con i suoi due ingegneri. Paddy Lowes e Tim Goss avevano lavorato al progetto “McLaren Rear Wing 80”. Questo progetto aveva lo scopo di alterare il flusso aerodinamico che andava verso l’ala posteriore, per cercare di renderlo il più stabile possibile in linea retta. Tutto ciò avrebbe comportato un aumento della velocità di quasi 10 km/h. Una vera e propria svolta che Ron Dennis, all’epoca team principal dell’azienda di Woking, approvò subito.

Quando questo sistema fu testato, la stampa lo chiamò F-Duct. Un nome dovuto alla sua forma a F che si trovava sul lato dello sponsor Vodafone, mentre Duct è semplicemente la traduzione di condotto. La genialità era dovuta anche al fatto che questo sistema veniva utilizzato solo su richiesta del pilota, il quale aveva un pulsante vicino al gomito. Una volta che i piloti hanno premuto il pulsante, il sistema ha ridotto il flusso d’aria verso l’alettone, riducendo così la resistenza aerodinamica. Come sappiamo, questa riduzione aiuta molto la velocità massima. La MP4-25 era quindi un’ottima candidata per la stagione 2010 di Formula 1.

La rivolta dei rivali portò la Formula 1 al DRS

I test di Barcellona della Formula 1, come accennato, hanno offerto l’opportunità di osservare per la prima volta il sistema F-Duct sulla MP4-25. La prima ad alzare la voce contro l’azienda britannica è stata la Red Bull. La casa austriaca riteneva che questo sistema fosse illegale e che incidesse notevolmente sull’aerodinamica della monoposto. La FIA dal canto suo, una volta ricevuta la richiesta di visionare la vettura da parte degli altri team, si è pronunciata. Dopo un’attenta analisi, gli ispettori hanno espresso il loro parere: “Il sistema F-Duct è regolare, non viola nessun punto della normativa”. La MP4-25 poteva quindi partecipare al massimo campionato automobilistico, così come è stata progettata.

La battaglia tra i vari team di Formula 1 si infiammò, anche Ferrari e Renault tentarono di costruire un proprio sistema F-Duct. Il risultato ottenuto dai sistemi italiano e francese fu però sconveniente, tanto che il progetto fu accantonato. Tuttavia, durante la conferenza stampa del GP di Spagna del 9 maggio 2010, la FIA dichiarò che a fine stagione avrebbe vietato l’utilizzo dell’F-Duct sulle monoposto di Formula 1. La FIA ha inoltre fatto sapere che a partire dal 2011 tutte le vetture avrebbero montato il DRS, cioè l’ala mobile. Il lavoro che svolge l’ala è molto simile a quello dell’F-Duct e ancora oggi il DRS è presente nelle venti monoposto del campionato. Il DRS aiuta molto nei sorpassi, anche se spesso viene messo in discussione, poiché rende quasi prevedibili i tentativi di sorpasso.

I dubbi sul DRS in Formula 1 partono quindi dall’F-Duct

Oggi sentiamo sempre più voci dire che il DRS è un aiuto eccessivo, perché sul diritto offre un vantaggio tale che è quasi impossibile per chi sta davanti difendersi. “Sorpasso in autostrada” è stato definito da molti, chiedendosi se il suo utilizzo sia ancora giustificabile. La genialità degli ingegneri in Formula 1 è pari al talento dei piloti ed è una chiave importante per vincere i titoli. Patty Lowes e Tim Goss hanno rivoluzionato la nostra amata Formula 1 con il loro sistema F-Duct, tanto che è dovuta intervenire la FIA e creare il sistema DRS. Ironicamente, l’F-Duct fu una pietra miliare nello sviluppo dell’aerodinamica moderna della F1, ma non fu altrettanto cruciale per le fortune della McLaren che lo inventò. Nonostante l’aiuto di questo sistema, infatti, la squadra non vinse il titolo, che andò invece alla Red Bull con Sebastian Vettel.

FOTO: Social media della Formula 1

 
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