Stefanos Tsitsipas ha rilasciato un’intervista esclusiva al Corriere dello Sport a Lorenzo Ercoli alla vigilia del suo esordio a Roma. Il giocatore greco ha spiegato che sogna di vincere un torneo del Grande Slam e ha ribadito che è sua ferma intenzione tornare tra i primi 5 giocatori al mondo.
Tsitsipas ha vinto a Monte-Carlo, ha commesso un passo falso a Madrid dove è stato eliminato al primo turno da Thiago Monteiro ma ora gioca Roma e Roland Garros tra i principali favoriti. Il successo di Monte Carlo come rinascita: “Se hai visto – spiega al Corriere dello Sport – quanto mi sono emozionato a Montecarlo capisci quanto ha significato per me.
Uscire dalla top 10 è stato strano. Prima ti senti l’amministratore delegato di un’azienda e all’improvviso sei di nuovo un dipendente. La top 10 è un club esclusivo e ne capisci il valore quando non ci sei più. Spero di fare ancora di più e voglio essere tra i primi 5 al mondo”.
A Roma grande entusiasmo per allenamento con Nadal: “È ancora in ottima forma, continuo a pensare che possa alzare ulteriormente il livello. Giocare con lui è sempre un piacere, sulla terra è il migliore in assoluto e ti spinge al limite”.
L’Italia sta vivendo un momento d’oro nel tennis anche se non sarà a Roma Jannik Sinner: “Ho visto i suoi progressi ed è evidente, non sbaglia quasi mai in risposta, è più continuo al servizio e poi c’è il dritto.
Per me è lo scatto più migliorato di tutti.”
Stefanos Tsitsipas rifiuta chiaramente la formula Masters 1000 di due settimane
Non manca molto Roland Garrosseconda prova dell’anno dove sarà tra i favoriti: “Diciamo di sì ma inizio a considerarmi un potenziale campione solo quando arrivo in semifinale.
Lì comincio ad avere la possibilità di realizzare il mio sogno. Innanzitutto ci sono tanti avversari competitivi”. Infine anche Stefanos Tsitsipas come altri giocatori, rifiuta chiaramente il Masters 1000 di due settimane: “Vorrei il Masters 1000 tornerebbe alla durata di 1 settimana.
Il nuovo formato è estenuante, penso che sia il motivo per cui così tanti giocatori si infortunano. Eccetto per Indian Wells e Miami gli altri dovrebbero tornare indietro indipendentemente dai profitti. Non è un caso che a Monte-Carlo ci sia stato un grande spettacolo: nei tornei di una settimana il livello è più alto e lo spettacolo è migliore anche per il pubblico”.
