Il sogno arancione di quei sei amici con la passione per Jannik Sinner – .

Il sogno arancione di quei sei amici con la passione per Jannik Sinner – .
Il sogno arancione di quei sei amici con la passione per Jannik Sinner – .

È passato quasi un anno da quel 26 maggio quando Gianluca Bertorello, Alessandro Dedominici, Lorenzo Ferrato, Francesco Gaboardi, Alberto Mondino ed Enrico Ponsi ricevettero una email da Lavazza con oggetto “Lavazza Roland-Garros” che li indirizzava a Parigi. Sei amici di Revello, allora tra i 26 e i 29 anni, chiamati a fare quello che pochi giorni prima erano diventati i Carota Boys per il mondo intero: tifare per Jannik Sinner. Se tutti andassero al Roland Garros, nei tornei successivi qualcuno resterebbe spesso a casa per motivi di lavoro, ma sentendosi sempre parte di quell’avventura arancione iniziata il 12 maggio 2023, quando al Foro Italico di Roma cinque di loro indossarono i costumi da carota comprato online per una trentina di euro circa per vedere la partita tra Sinner e Kokkinakis. Cinque, perché Alberto aveva rimandato troppo a lungo l’acquisto e così ha esordito in borghese, non senza pentirsene subito, come emerge da uno dei tanti retroscena che i più famosi fan del tennista italiano numero 2 in il mondo hanno svelato in «Sogno orange. Sei amici e un amore folle per Jannik Sinner”, il loro primo libro pubblicato da Rizzoli.

I Carota Boys, freschi degli Internazionali di Roma – dove nonostante l’assenza di Sinner per infortunio sono stati protagonisti – e in procinto di partire per il loro secondo Roland Garros, lo presentano domani alle 16 all’Open Baladin di Cuneo in dialogo con il collaboratore de La stampa Giulia Poetto. Le 238 pagine di “Orange Dream”, oltre a dare un volto e una storia ai sei attraverso focus specifici, ripercorrono dieci mesi per i quali una parola spesso abusata come “favola” è il termine più appropriato. Dall’esordio a Roma alle mille persone che hanno voluto vedere con loro la finale degli Australian Open domenica 28 gennaio alla Nuvola Lavazza di Torino, fino alla “follia” del viaggio di 28 ore per tifare il loro beniamino a Rotterdam, il libro permette di cogliere cosa c’è dentro i costumi di carota.

Sì, i Carota Boys sono ormai una società per azioni da 135mila follower su Instagram, autori di un libro, ma ancora – e soprattutto – sei amici d’infanzia, consapevoli di essere finiti in un gioco in cui vincere non basta vincere due o tre set e l’infortunio è sempre dietro l’angolo. Per giocarsela hanno scelto di circondarsi di professionisti navigati e di mettere sempre al primo posto una delle passioni che li legano, quella per “Carotina”, come affettuosamente soprannominavano Sinner. Un fuoco arancione che li ha portati a realizzare sogni che non sapevano nemmeno di avere, come scambiare colpi con il proprio idolo su un campo da tennis allestito appositamente, chiacchierare come se fosse uno di loro, condividere con lui un gruppo WhatsApp.

L’incontro, organizzato da Scrittorincittà, è ad ingresso gratuito; potete prenotare al link bit.ly/sogno-arancione-sic.

 
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