«Volevo una tappa al Giro d’Italia» – .

Christian Scaroni deve alzare bandiera bianca. Il 26enne di Botticino ieri si è ritirato dal Giro d’Italia perché condizionato e debilitato dopo i giorni di pioggia e le fatiche profuse nelle tappe che lo hanno visto protagonista.

«Mi dispiace ritirarmi, ma ieri mattina, dopo una notte travagliata, mi sono svegliato con la febbre. D’accordo con la squadra si è deciso di farlo abbandonare la gara per non compromettere il resto della stagione e soprattutto – dice Scaroni – avvicinarmi al campionato italiano che resta il mio obiettivo stagionale. L’altro ieri mi sono reso conto che qualcosa non andava. Sono arrivato a Selva di Val Gardena con un po’ di tracheite, la mattina seguente ho dovuto subito affrontare il passo Sella e dovevo difendere la maglia azzurra. La partenza a razzo non mi ha spaventato, però fin dai primi sprint mi sono accorto di non avere più le energie dei giorni precedenti quando mi sentivo davvero bene in salita. Ho provato a resistere, poi ho capito che dovevo usare la mia forza. Sono arrivato al traguardo privo di energie. Gli sforzi dei giorni precedenti mi hanno pagato il prezzo”.

Nel bilancio complessivo, però, a Giro positivo. «Sono sempre molto esigente con me stessa. Il bersaglio era per vincere una tappa e non ci sono riuscito, ho comunque raccolto un quarto e un quinto posto che non mi soddisfano appieno”. Anche da protagonista tra le montagne bresciane? «Questo sicuramente resta e mi ha fatto piacere dare spettacolo ai miei tifosi. Resta la soddisfazione di esistere passò prima sul Mortirolo». E adesso? “Mi riposerò qualche giorno a casa, poi uscirò di nuovo in bici per testare la mia condizione e decidere se partecipare al Giro di Svizzera o andare direttamente all’Italiano tra un mese esatto”.

 
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