Di Carlo Platella
La natura atipica di Monte Carlo scoraggia i team dal portare aggiornamenti, ma non la Mercedes. Nel Principato il team di Brackley sfoggia un ulteriore ritocco al pedana, dopo le modifiche già apportate per le gare di Miami e Imola. La casa della Stella va avanti una strategia di sviluppo frammentataa differenza di Red Bull, Ferrari e McLaren che finora hanno portato novità in massa.
Il fondo si gonfia
Il tweak alla W15 per l’evento di Monaco interessa la sezione di ingresso dei canali Venturi del fondo. Nel dettaglio, il bordo d’attacco vicino al telaio appare rigonfio, con una bombatura che costringe i flussi incanalati sotto il fondo ad accelerare. Man mano che l’aria guadagna velocità perde pressione, generando un maggiore carico aerodinamico locale, ma contribuendo anche a energizzare e stabilizzare i flussi che scorrono sotto la vettura, a favore di un rendimento più costante.
L’aggiornamento Monte Carlo segue quelli commentati negli ultimi due appuntamenti. A Miami sulle Frecce d’Argento aveva debuttato una superficie ritoccata lungo il bordo esterno, con aumento dei generatori di vortici lungo il rialzo centrale, mentre per Imola era cambiato l’andamento dei canali Venturi. Monaco completa così il primo pacchetto di sviluppo, il cui obiettivo è quello di migliorare i tempi sul giro non semplicemente aumentando il carico, ma attraverso una finestra operativa più ampiamigliore equilibrio e comportamento generalmente più prevedibile.
Sviluppo a rate
La Mercedes si distingue dalle rivali per l’approccio di sviluppo adottato in questa prima parte di stagione. Mentre Red Bull, McLaren e Ferrari hanno debuttato in massa con ampi pacchetti di aggiornamenti, denotando un design organico e complessivo, il team di Brackley ha preferito introdurre gradualmente piccole innovazioni. Lo ‘spacchettamento’ degli aggiornamenti è dovuto in parte alla volontà di anticipare il più possibile l’arrivo in pista di nuove parti, ma denota anche uno sviluppo specifico, con cambiamenti dettagliati e mirati piuttosto che un’evoluzione generale. La speranza è che l’approccio confermi quanto dichiarato dai membri del team, che ora sono ottimisti di avere una maggiore consapevolezza di ciò che accade in macchina.