Luciano Spalletti punta forte sul blocco dell’Inter per l’Europeo: i convocati e chi rischia il taglio secondo il Corriere dello Sport
Luciano Spalletti punta molto sul bloccare l’Inter per l’Europeo. Ieri è arrivata la lista ufficiale dei 30 preconvocati, che diventeranno poi 26 per l’Europeo. Ecco cosa ha evidenziato il Corriere dello Sport sulle scelte dell’allenatore italiano: “Ovvio e inevitabile. Sei campioni d’Italia e il blocco dell’Inter garantiranno Spalletti, deciso a puntare sulla difesa a tre e sul calcio fluido, fatto di scambi e raccordi, messo a punto nell’ultima stagione da Inzaghi: Darmian, Acerbi e Bastoni possono allestire il set del reparto dietro, Dimarco è la pedina sulla fascia sinistra destinata a raccogliere l’eredità di Spinazzola (protagonista a Euro2021), Barella e Frattesi gli interpreti ideali di un centrocampo dinamico, pericoloso in proiezione offensiva e in costante movimento. La festa dello scudetto anticipata a fine aprile ha permesso ai tifosi dell’Inter di gestirsi meglio nell’ultimo mese. Un piccolo vantaggio cancellato, all’italiana, dalle storture dei calendari e di un calcio attratto da esibizioni e trasferte intercontinentali di fine stagione.
Nel raduno
—
I 30 convocati di Spalletti dovranno presentarsi a Coverciano venerdì prossimo. La diplomazia lavora per mandare subito in pensione Scamacca e Scalvini, impegnati con l’Atalanta fino al 2 giugno, quando verrà ripresa la sfida di campionato contro la Fiorentina. La disponibilità di Gasp e Percassi è fuori discussione. Dipenderà molto dalla classifica e dal valore di una partita che per la Dea, dopo il trionfo di Dublino, non ha più senso e che invece potrebbe averlo per altri club impegnati nella corsa alla qualificazione europea. Il quadro, sulla base dei risultati, potrebbe diventare più chiaro tra domenica sera e lunedì. La Roma, invece, dovrebbe esonerare i suoi quattro azzurri (Cristante, Pellegrini, Mancini, El Shaarawy) dall’amichevole di Perth, in Australia, il 31 maggio, altrimenti sarebbe costretta a raggiungere Coverciano con 24 o 36 ore di ritardo. Sono queste le ultime incertezze legate al listino nel quale si sono insinuate anche un paio di sorprese, previste nei giorni scorsi.
Le esclusioni
—
L’esclusione di Locatelli fa rumore. C’è Folorunsho, lanciato dal ko di Zaniolo. Importanti le convocazioni di Ricci e Fagioli, riabilitati dopo sette mesi di squalifica per un caso scommesse e in campo negli ultimi venti minuti lunedì a Bologna. Se il centrocampista del Toro è in miglioramento, non si può sostenere che il giocatore della Juventus abbia meritato il suo ingresso in base al suo rendimento. La chiave di lettura è un’altra. Spalletti doveva completare le caratteristiche del centrocampista. La ricerca di un erede di Jorginho come regista è in sospeso sotto la gestione Mancini e non è mai stata risolta. Cristante può essere utilizzato in quel ruolo, ma non è un trequartista specifico. Stesso discorso per Locatelli, tagliato. E poi il tecnico, almeno per una settimana, terrà sotto osservazione Ricci e Fagioli. Un’investitura a lungo termine, pensando al futuro e al girone delle Nazioni a partire da settembre. Per il giocatore della Juventus è un bel segnale, testimonia considerazione e prospettiva. Il 6 giugno, quando Spalletti dovrà ridurre la rosa della Germania da 30 a 26 nomi, diventerà più facile lasciare a casa Fagioli e non un esperto come Locatelli, reduce da un campionato poco esaltante. Ricci potrebbe avere qualche occasione in più. Provedel e Meret si contenderanno il terzo posto da portiere dietro Donnarumma e Vicario.
I dubbi
—
Un altro taglio, salvo infortuni, potrebbe arrivare dal nutrito gruppo di difensori: undici, tra cui i “multiruolo” Cambiaso e Calafiori, sicuri protagonisti in Germania. Per lo stesso motivo El Shaarawy (utilizzabile anche a tutta distanza) sembra sicuro. Orsolini e Zaccagni, nella settimana di Coverciano, dovranno ottenere la conferma. Lucca e Immobile non sono nei 30. Spalletti, aspettando Scamacca, partirà titolare con Retegui e Raspadori centravanti. Restano dieci dell’Italia di Mancini, campione d’Europa a Wembley nel 2021. La Nazionale è cambiata per due terzi. Spalletti ha portato avanti, attraverso esordi anticipati e stage contestati, il percorso di rinnovamento già avviato dall’ex tecnico prima delle sue fragorose dimissioni lo scorso 15 agosto. È stata individuata la base su cui ricostruire“, si legge.