dai numeri alle passioni fuori dal campo, chi è il nuovo perno del centrocampo – .

Le strade di Juve e di Douglas Luiz non sono mai stati così vicini a incrociarsi. Il brasiliano, infatti, si appresta a diventare il primo tassello internazionale del nuovo corso bianconero, in una trattativa che coinvolge tre giocatori: Weston McKennie e Samuel Iling Jr. sono infatti pronti a trasferirsi all’Aston Villa, che riceverà anche un simile incarico. Somma per il centrocampista a 20 milioni complessivi per una valutazione che si aggira intorno ai 65. Un’enormità se pensiamo a un giocatore con contratto in scadenza tra un anno, ma necessario per portare a casa uno dei migliori del panorama calcistico internazionale nel ruolo.

Douglas Luiz

Credito fotografico Getty Images

L’evoluzione di Douglas Luiz: da centrocampista difensivo a centrocampista totale

L’exploit tecnico di Douglas Luiz è stato decisivo per la storica qualificazione alla Champions League dell’Aston Villa in questa stagione. Un’evoluzione che parte da lontano e che lo ha visto diventare un giocatore completamente diverso, soprattutto grazie a Unai Emery, che nel 2022/23 ha avuto la brillante intuizione di trasformarlo da centrocampista muscoloso e di rottura a box-to-box con licenza. centrocampista assoluto da offendere. Eppure le premesse, già dal suo esordio a 18 anni al Vasco da Gama, erano molto diverse: Douglas Luiz nasce infatti come il classico centrocampista davanti alla difesa, molto più simile a un Gattuso- più mastino che raffinato regista alla Pirlo. Tuttavia, le sue doti fisiche e la sua corsa incessante hanno impressionato il Manchester City, che lo ha ingaggiato per 12 milioni nell’estate del 2017 ma poi non lo ha mai fatto esordire.

Douglas Luiz, infatti, si scontra presto con un livello e una maturità tecnica che inevitabilmente non gli appartengono ancora. La soluzione è un prestito biennale al Girona, club ormai nell’orbita del Gruppo City: 46 presenze e zero gol, ma sufficienti a convincere l’Aston Villa nel 2019 a prenderlo per 17 milioni. I primi tre anni dicono 115 presenze e 5 gol, per un centrale di pura sostanza che però non riesce a cambiare a piacimento gli equilibri delle partite. La svolta, come detto, però, è arrivata con Emery. Nei due anni con l’allenatore spagnolo Douglas Luiz ha ampliato enormemente il suo raggio d’azione, acquisito mobilità e geometrie e soprattutto ha sviluppato una forte visione di gioco, confermata da una straordinaria precisione nei passaggi e da una precisione nel lancio lungo secondo in questo Premier League per numeri solo a Rodri e Bruno Guimaraes. Il tutto senza perdere le sue doti di centrocampista difensivo, ma sviluppando anche un’ottima lettura degli spazi. Questo mix spettacolare è valso anche un salto di qualità tangibile sotto porta, con i gol passati da cinque nelle prime tre stagioni a 17 nelle ultime due. E anche un posto da titolare in Brasile, con il quale è stato anche campione olimpico.

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Thiago Motta se ne frega le mani: Douglas Luiz sarà il suo ingranaggio fondamentale

Ma perché Douglas Luiz può essere così utile alla Juventus di Thiago Motta? La capacità dell’ex allenatore del Bologna di adattare i ruoli del centrocampo alle caratteristiche dei suoi uomini si adatta perfettamente a un tuttofare come lui. All’Aston Villa, Luiz gioca come un centrocampista atipico, in un sistema a doppio senso in cui gioca accanto a un perno difensivo molto più classico come Boubacar Kamara. Nel nuovo corso della Vecchia Signora, quindi, Luiz potrebbe o partire qualche metro più avanti, per schermare un Fagioli invece strutturato come regista unico à la Freuler, oppure spostarsi qualche metro più indietro per affiancare un Locatelli di turno nelle partite in che forse più che alzare il baricentro è necessario gestire di più il ritmo della partita e mantenere le distanze tra i reparti. Le vie del Signore sono sostanzialmente infinite con un giocatore così abile nell’adattarsi ad ogni posizione in campo, che sa anche, all’occorrenza, creare ulteriore densità in area di rigore inserendosi senza palla. In sostanza, Motta, anziché sfruttarlo, può letteralmente costruirgli intorno la squadra a suo piacimento, rendendolo il vero baricentro permanente della Juve che verrà.

Dai videogiochi agli amori di Alisha e alla pesca, c’è anche molto fuori dal campo

Douglas Luiz si è reso negli anni un personaggio degno di nota anche fuori dal campo, con le sue diverse stravaganze e i suoi molteplici interessi che vanno oltre il mondo del calcio. Il brasiliano è salito agli onori della cronaca soprattutto per una lunghissima serie di acconciature stravaganti tra cui trecce e perfino barbe di dubbio gusto tinte di biondo. In Inghilterra, oltre alla dimensione calcistica internazionale, ha trovato anche l’amore, legandosi con la chiacchieratissima calciatrice svizzera Alisha Lehmann, anche lei all’Aston Villa e con quasi 17 milioni di follower su Instagram, tanti da superare addirittura l’idolo della Roger Federer a casa. Lontano dal calcio, Luiz ha fatto notizia anche per i suoi tanti tatuaggi e la sua passione per i videogiochi, su tutti Call of Duty, oltre che per il suo legame con Rio de Janeiro, dove torna spesso ogni volta che ne ha la possibilità. . Ma la sua caratteristica principale è l’amore per la pesca, così viscerale da ispirargli l’esultanza dopo i gol. Di certo, all’Allianz Stadium sperano di vederlo imitare canna e mulinello quante più volte possibile.

Chiesa-Roma, si tratta. C’è Douglas Luiz per il centrocampista della Juventus

 
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