Piastri: “Pensare di cancellare il giro di qualifica, fa male il 2° posto”

Piastri: “Pensare di cancellare il giro di qualifica, fa male il 2° posto”
Piastri: “Pensare di cancellare il giro di qualifica, fa male il 2° posto”

Non dare mai nulla per scontato

‘La partita finisce quando l’arbitro fischia‘. Una frase storica del leggendario Vujadin Boskov che ancora oggi sottolinea l’importanza di non dare mai per scontato alcun risultato fino alla conclusione effettiva di una partita di calcio. Una citazione che può essere facilmente applicata a qualsiasi altro evento sportivo, come un GP di Formula 1.

All’improvviso il podio

L’esempio più concreto è arrivato con il Gran Premio d’Austriache fino alla fine sembrava una questione riservata solo a Max Verstappen e Lando Norris, almeno finché i due piloti amici (chissà se saranno ancora amici) non si sono toccati, con un danno che ha aperto le porte del successo a George Russell. La festa del pilota inglese si è aggiunta a quella di Oscar Piastriche dopo quanto accaduto nel post-qualifica di sabato difficilmente avrebbe potuto immaginare una gara chiusa al traguardo 2° postonon lontano dal sogno della vittoria.

Cosa sarebbe successo senza il tempo cancellato?

Il pilota australiano della McLaren, che aveva fatto segnare il terzo tempo in Q3, si è visto annullare il giro più veloce per non aver rispettato i limiti della pista all’uscita della curva 6, lo stesso punto in cui la #81 ha anche compiuto alcuni sorpassi da applausi durante la gara. Il team di Woking aveva presentato un reclamo ufficiale alla FIA per riconquistare la terza posizione in griglia di partenza, con la Federazione che si è dimostrata inflessibile.

I rimpianti non mancano

Per Piastri c’è quindi la soddisfazione di un piazzamento sul podio, ma anche qualche rammarico per quello che sarebbe stato il risultato del GP se non ci fosse stato l’annullamento del giro: “Sono un po’ deluso – ha spiegato a Sky Sport F1Il 2° posto è ovviamente un buon risultato, ma sapendo cosa sarebbe successo dopo sinceramente fa malesoprattutto a causa della natura del rigore di ieri. E’ colpa mia, ma nessun altro ha ricevuto quella penalità. Vedere le prove, che poi hanno portato all’annullamento del mio giro, mi ha bruciato molto, poi guardare le immagini che hanno usato per dimostrare che il mio giro avrebbe dovuto essere annullato. Oggi invece Avevo un fuoco dentro di me per ottenere un buon risultato e sono comunque contento del podio È difficile non pensare ai “se” e ai “ma”“.

 
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