Recensione della serie thriller Netflix – .

Cosa faremmo se potessimo cambiare il nostro passato consapevoli di cambiare anche il presente? E se ci fosse un omicidio da risolvere, saremmo disposti a perdere parte del nostro oggi per fermare un assassino? Queste sono alcune delle domande che ci pone Vortex – Crimini del passatoSerie franco-belga in 6 episodi disponibile su Netflix, creata dal romanziere Franck Thilliez, Camille Couasse e Sarah Farkas e diretta da Slimane-Baptiste e Berhoun, con protagonista Tomer Sisley, Camille Claris, Eric Pucheu, Anaïs Parello e Zineb Triki.

Camille Claris e Tomer Sisley

2025. Ludovic, capitano della polizia giudiziaria di Brest, perde la moglie, il magistrato Mélanie, madre della figlia Juliette, 27 anni prima in seguito a un tragico incidente. Improvvisamente, a causa di un vortice temporale che unisce il 1998 al 2025 e che si crea all’interno di una scena del crimine ricostruita in realtà virtuale, Ludovic e Mélanie possono di nuovo comunicare tra loro. L’uomo confessa che morirà entro 11 giorni, e insieme escogitano un piano per salvarla, ma questo significa anche che Ludovic potrebbe mettere a repentaglio la sua vita nel presente, quella insieme alla sua nuova moglie, Parvana, e al loro figlio Sam.

Un emozionante “what – if” che stimola una profonda riflessione

Vortex – Crimini del passato è un avvincente thriller che sfrutta due piani temporali, un cortocircuito fantascientifico tra il 1998 e il 2025 attraverso il quale i due protagonisti, Ludovic e Mélanie, cercheranno indizi nel passato e nel presente per risolvere il caso che ha cambiato per sempre le loro vite esistenze, quella che ha portato alla morte di Mélanie non per una tragica caduta da un dirupo mentre faceva jogging, come tutti hanno creduto per 27 anni, ma per un omicidio che sembra opera di un serial killer. Ludovic, infatti, scopre inquietanti similitudini con un caso su cui sta indagando nel 2025 con i suoi colleghi, la sua sarà una vera e propria corsa contro il tempo prima che l’omicidio di Mélanie avvenga nel passato.

Camille Claris e Tomer Sisley

La serie costruisce in modo coerente ed emozionante gli “effetti farfalla” che gli interventi nel passato portano nel presente di Ludovic, come ci hanno insegnato molti film di fantascienza a partire dalla trilogia cult di Ritorno al futuro: alcuni sono necessari per salvare la vita a donne che dopo Mélanie hanno incrociato il proprio assassino, altri possono rovinare l’esistenza di tante persone vicine ai due protagonisti, come quella dei loro migliori amici, sposati da anni che rischiano di non incontrarsi e innamorarsi, o quello della figlia di Mélanie e Ludovic, Juliette. Come un sasso spinto giù da un dirupo, gli eventi possono mutare inarrestabili e irrimediabili e questo thriller ad alta tensione fornisce anche diversi spunti di riflessione sulle nostre scelte e soprattutto sul destino di ognuno di noi: se potessimo assurdamente, come accade a Ludovic, intervenire sulle vicende dolorose del nostro passato nonostante un presente felice che abbiamo faticato a costruire, cosa faremmo? Sarebbe giusto cambiare la fine, seppur tragica, di una persona? Forse è il mio destino”, dice Mélanie a Ludovic quando si rende conto che cercare di salvarsi comporta molti rischi per il futuro e che forse in fondo è giusto accettare quello che le è successo. Un esistenziale “what – if” in cui la risposta per il pubblico finisce per non essere così ovvia e semplice come si potrebbe pensare. “Hai mai pensato a come sarà la vita dopo la tua morte?”, chiede Mélanie a un’amica a pochi giorni dal suo “secondo” omicidio che non è più sicura di fermare, ossessionata dal pensiero che il mondo, la sua famiglia, suo marito e sua figlia siano comunque andati avanti senza di lei, abbiano a vivere bene e essere felici: un pensiero egoista ma tragicamente umano che ci porta a interrogarci su quale segno lasciamo negli altri e in questo mondo. “Dimmi qualcosa di brutto sul futuro”, dice Mélanie a Ludovic in uno dei momenti più intensi e significativi della serie, cercando di cancellare dalla sua testa l’ossessione per ciò che non ha potuto vivere, cercando di trovare un motivo alla sua prematura fine.

Vortex – Crimini del passato: conclusione e valutazione

Tom Sisley

Intrattenimento, thriller e una buona dose di sentimentalismo ne fanno parte Vortice un’eccellente serie di binge watching che si inserisce nel mare delle serie poliziesche giocando con altri generi molto amati, fantascienza e viaggi nel temporaccontare una realtà, quella del 2025, appena due anni dopo di noi, dove un’intelligenza artificiale molto avanzata facilita la risoluzione di casi difficili, ma non può (forse) guarire cuori spezzati, vite devastate per sempre.

Direzione – 4
Sceneggiatura – 4
Fotografia – 3.5
Recitazione – 4
Suono – 3.5
Emozione – 4
 
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