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commento sulle qualifiche di Shanghai – Formula 1 – .

Nella confusione creata alla fine dalla pioggia, Lando Norris ha conquistato la pole position per lo Sprint di domani al termine delle qualifiche dello Shootout. Secondo tempo per Hamilton e terzo per Alonso. Commento dalla sessione cronometrata di Shanghai

19 aprile 2024

NONell’era della F1 mordi e fuggi, le qualifiche della gara sprint del GP di Cina dicono molto. Al di là del caos del tempi prima cancellati e poi restituitiche hanno lasciato Lando Norris in pole davanti a Lewis Hamilton e Fernando Alonso (una griglia che con i primi due davanti a tutti avrebbe avuto un significato diverso), sono le condizioni in cui è stato ottenuto questo risultato a far riflettere. Certo, con la gara in programma sabato mattina alle 5 ora italiana, questa pole resterà negli annali solo per poche ore e poi verrà superata dagli eventi, come a dire che quello che succede non vale più nulla dopo poco tempo. Il succo e il punto chiave di tutto questo è che da queste qualifiche emerge quella che dovrebbe essere la vera F.1. Spieghiamo meglio: prima parte di qualifiche con asfalto asciutto e i soliti nomi davanti, Verstappen, Perez, Sainz e compagnia. Poi arrivano la pioggia, le gomme intermedie, che non sempre sono adatte in tutte le parti del circuito, e il numero di uscite di pista, controsterzate e sbandate è infinito.

Sspettacolo di guida di altissimo livello con ragazzi come Piastri che si piazzano davanti o vecchie volpi come Alonso e Hamilton che interpretano i ragazzi terribili del circo. Leclerc attraversa i prati, cade, rompe l’ala e rientra in pista e fa anche un ottimo tempo. Le condizioni meteo cambiano un po’, chi trova la pista umida e chi bagnata e alla fine il cronometro dice la sua. O meglio, questa dovrebbe essere la vera F.1. Fatta di auto difficili da guidare, con tanta potenza e poca aderenza. E qui si ritorna agli anni d’oro, quelli dell’era turbo da oltre mille cavalli e aderenza delle gomme ridicola, con vetture inguidabili da chiunque non avesse le stigmate del campione. La F.1 del futuro dovrebbe seguire questo ritorno al passato: cioè tanta potenza (e al momento ci siamo) ma scarsa aderenza, meno carico aerodinamico e meno grip delle gomme. Nel regolamento del 2026 si è provato a realizzare pneumatici da 16 pollici invece degli attuali 18. Errore, perché se il peso rimane questo o poco meno, con 16 pollici in più rispetto allo spettacolo farete un disastro. Quindi, dovresti lavorare sulle ali e sul fondo: Previene carichi enormi e rende le auto scivolose oltre un certo limite, ma se non arrivi a quel limite non sei veloce.

Un compromesso che Max Mosley aveva imposto da presidente della FIA vent’anni fa con le famose gomme scolpite. Perché in fondo la ricetta a quei tempi era semplice: sul bagnato le gare sono spettacolari per le difficoltà di guida dei piloti “Dovremmo sempre bagnare le piste” è stata la provocazione di Ecclestone. Ora, 20 anni dopo, lo vediamo quella ricetta funziona ancora e che non c’è bisogno di auto da mille e più chili quando con 600 va altrettanto bene, quando con una gomma più stretta e meno performante fai comunque spettacolo. Perché se guardate i tempi sul giro, dai minuti e trentasei sull’asciutto ai due minuti sul bagnato, adesso ditemi chi si è accorto che andavano 25 secondi più lenti al giro ma con molto più spettacolo.

Tag: Sprint Shootout Cina commento Shanghai qualifiche Formula

 
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