La fine delle console, lo storico dei videogiochi spera avvenga il prima possibile – .

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Con un post decisamente provocatorio, lo storico dei videogiochi Felipe Pepe, autore dell’enorme CRPG Book, auspicava il Fine del mercato delle consolein modo che il medium possa parlare dei giochi effettivamente più giocati e non di quelli che piacciono a una minoranza rumorosa.

Il post di Pepe nasce in risposta a quello in cui Matt Piscatella mostrava i dati sull’andamento delle vendite delle console negli Stati Uniti, con il picco raggiunto nel 2008. Da allora ci sono stati alti e bassi ma il calo è stato evidente. Piscatella sostiene che i giovani non acquistano più console e che l’attuale pubblico di questo segmento di mercato è composto principalmente da giocatori più anziani.

Una forte provocazione

Il post di Pepe

Pepe: “Il crollo delle console non arriverà mai troppo tardi. Sono stanco di vedere un intero mezzo narrato da una minoranza rumorosa. Gli storici del futuro ci odieranno moltissimo. Leggi gli ultimi quindici anni di giornalismo videoludico mainstream e ascolterai solo accenni ai giochi più grandiosi del pianeta.

Ovviamente Pepe’s è uno provocazioneche però parte da un dato reale: i giochi di cui si parla di più non sono quelli di maggior successo, che ormai appartengono quasi tutti alla sfera mobile, un fatto che dovrebbe farci riflettere su quanto sia settorializzata l’industria e quanto il discorso intorno alle console è adulterato da una percezione sbagliata del mercato.

Pensate ad esempio a quanto poco si parlasse di Candy Crush nel periodo dell’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, nonostante King fosse il pezzo forte dell’affare, ovvero ciò che realmente voleva l’azienda di Redmond.

 
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