Le truffe informatiche possono nascondersi nei posti più impensabili, come nel caso di Vultur e dei cosiddetti antivirus.
Il costante progresso dell’informatica ha portato alla digitalizzazione di chi inizialmente trovava questo mondo ostile. Se da un lato la questione ha semplificato la vita di molte persone, dall’altro le ha rese più vulnerabili alle truffe online. Adesso, infatti, le comunicazioni degli organi istituzionali avvengono via email, così come diversi servizi di prenotazione avvengono tramite smartphone (basti pensare agli uffici postali). Tuttavia, tra i nuovi mezzi di comunicazione, c’è chi lucra spudoratamente approfittando sia dei meno esperti sia di chi conosce l’informatica con discrezione.
La nuova idea di un gruppo di criminali informatici era quella di inserire malware in un’applicazione comune che ha lo scopo di proteggere smartphone e PC da possibili virus. Il tutto fingendosi un noto antivirus di uso comune. Ciò rappresenta un pericolo significativo poiché l’obiettivo è rubare dati personali e bancari a vittime ignare.
Il malware dentro l’antivirus: l’allarme cyber-sicurezza
Recentemente le banche sono state allertate innanzitutto da una nuova minaccia informatica che si è manifestata attraverso un pericoloso virus diffuso tramite un’applicazione contraffatta. Questo, mascherato da noto McAfee Security Antivirus, contiene in realtà un malware noto come Vultur.
Una volta installata sul dispositivo dell’utente, l’app compromessa entra in azione. Questo software dannoso è progettato per funzionare di nascosto, senza che l’utente ne sia consapevole. Quando è attivo, può raccogliere una vasta gamma di dati sensibili, come informazioni di accesso, dati finanziari, dettagli della carta di credito e altro ancora.
Il malware è stato identificato dagli esperti di sicurezza informatica della società Fox-IT. La sua scoperta ha sollevato preoccupazioni tra le banche e gli utenti in generale, poiché mette a rischio la sicurezza e la privacy dei dati sensibili. Oltre al rischio economico che questo furto può rappresentare, infatti, le informazioni rubate possono essere utilizzate operazioni illecite in nome altrui.
I criminali informatici potrebbero rubare il denaro della vittima, ma anche aprire conti a suo nome per compiere altri raggiri in modo sicuro, poiché coperti da un’altra identità. Per proteggersi da tale minaccia, è fondamentale prestare molta attenzione alla fonte da cui vengono scaricate le applicazioni. Per fare questo è consigliabile non lasciarsi ingannare dal nome, ma affidarsi solo a piattaforme certificate, come gli app store ufficiali.
