Il frontalino RGB di Razer era una truffa, dovrà risarcire gli utenti – .

Il frontalino RGB di Razer era una truffa, dovrà risarcire gli utenti – .
Il frontalino RGB di Razer era una truffa, dovrà risarcire gli utenti – .

Nel gennaio 2021, in un periodo fortemente segnato dal Covid, Razer ha annunciato il lancio di Zefirola “mascherina” precedentemente conosciuta come Project Hazel che, sulla carta, era certificata N95, l’equivalente americano delle nostre FFP2.

Razer Zephyr, caratterizzato dall’illuminazione RGB tipica del brand e da un design trasparente, ha scatenato subito diverse polemiche, salvo poi essere respinto da molti dei recensori in quanto costoso e scomodo da utilizzare. Come se non bastasse, assomiglia alla maschera non era effettivamente certificato, un dettaglio significativo che causò gravi ripercussioni per l’azienda.

Il dibattito sull’effettiva certificazione di Zephyr è nato nel gennaio 2022, quando il https://twitter.com/RealSexyCyborg/status/1480039336192012291 ha sollevato dubbi sulla mancata certificazione del dispositivo da parte dell’ Istituto Nazionale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (NIOSH).

Razer, pur avendo inizialmente commercializzato il prodotto con l’etichetta di respiratore chirurgico N95, ha successivamente preso le distanze dalle sue affermazioni, rimuovendo riferimenti specifici alla certificazione dal proprio sito e dalle comunicazioni ufficiali, in risposta all’aumento delle critiche e dell’attenzione da parte dei media e degli utenti. La Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti, interpellata sull’argomento, ha concluso che l’azienda avrebbe dovuto dar prova di maggiore trasparenza, condannandola a pagare oltre $ 1,1 milioni.

Secondo la FTC, la società ha promosso Zephyr come maschera N95 senza aver effettivamente ottenuto la certificazione da organismi competenti come la FDA o il NIOSH. Inoltre, l’autorità di regolamentazione ha evidenziato come la rettifica della società sia avvenuta solo a seguito della pressione dei media e del malcontento del pubblico, descrivendo questo comportamento come un tentativo tardivo di correggere le informazioni fuorvianti diffuse ai consumatori.

La multa della FTC riflette tutti i proventi ottenuti dalla vendita di Zephyr; la somma verrà utilizzata compensare gli utenti che aveva acquistato il dispositivo credendo che fosse veramente certificato. Razer dovrà inoltre pagare un’ulteriore multa di 100.000 dollari.

 
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