blackout e possibili tempeste geomagnetiche sulla Terra – .

blackout e possibili tempeste geomagnetiche sulla Terra – .
blackout e possibili tempeste geomagnetiche sulla Terra – .

Un aggregato di macchie solari noto come AR3663 ha dato origine a due brillamenti estremamente energetici, che hanno già causato blackout sulla Terra. Possibili effetti fino al 7 maggio. Il rischio principale sono le espulsioni di massa coronale (CME) e le conseguenti forti tempeste geomagnetiche sulla Terra.

Domenica 5 maggio 2024 se ne sono verificati due eruzioni solari molto violente Di classe, il più potente in assoluto nella scala dei flare. Sul Terra sono già stati registrati blackout nella zona direttamente esposta fenomeno spazialema gli esperti si aspettano possibili conseguenze fino al 7 maggio, come indicato dallo Space Weather Prediction Center della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). Il rischio principale è legato a uno o più espulsioni di massa coronale (CME) associata ad eruzioni sul Sole, capace di dar luogo a fenomeni significativi tempeste geomagnetiche. Al momento non sono stati rilevati flussi di particelle elettricamente cariche (plasma) dirette verso il nostro pianeta, ma non possono essere del tutto esclusi alla luce dei limiti delle analisi coronagrafiche. Intanto Spaceweather.com segnala che alle 20:00 ora italiana del 5 maggio si è verificata una tempesta geomagnetica classe G1 (i più deboli) innescati spettacolari aurore polari in Europa alle medie latitudini.

Questi fenomeni sono intimamente connessi AR3663l’aggregato più attivo di Macchie solari attualmente presenti sul Sole. Dopo essere apparso alla fine di aprile, ha rilasciato oltre una dozzina di bagliori Classe M e tre di classe X. Esistono quattro classi di razzi (B, C, M e Il 4 novembre 2003 i sensori hanno rilevato il più potente di tutti, un X 45 che inizialmente si pensava fosse un “più debole” X1.3 (alle 08:01 ora italiana) e uno X1.2 (ore 13,54), tuttavia gli effetti sulla Terra non sono mancati. Blackout radiofonici a frequenze inferiori a 30 MHz (onde corte) sono stati registrati da coloro che le utilizzano per comunicare, come piloti, navigatori e radioamatori.

Credito: Centro di previsione meteorologica spaziale / NOAA

Spaceweather.com specifica che la macchia solare AR3663 è caratterizzata da un campo magnetico”beta-gamma-delta”, una tipologia particolarmente instabile e predisposta allo sviluppo di flares ed espulsioni di massa coronale. Non è un caso che oggi, lunedì maggio, si stimi una probabilità del 90% di nuovi brillamenti solari di classe M e del 50% di probabilità di classe X.

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La pericolosità di questi fenomeni è legata proprio al rilascio di vento solare altamente energetico, capace di scatenare violente tempeste geomagnetiche sulla Terra. Uno di classe G5, il più potente, sarebbe capace di distruggere linee elettriche, linee internet e satelliti, oltre ad alterare significativamente il comportamento degli animali. Non è un caso che i ricercatori ritengano che fenomeni simili potrebbero rimandarci indietro per qualche tempo ad un “Medioevo tecnologico”. In questo periodo eventi simili, seppure rari, Sono più probabili perché il Sole si sta avvicinando al picco massimo di attività magneticaprevisto tra la fine del 2024 e l’estate del 2025. È caratterizzato dalla comparsa di grandi e numerose macchie solari, a loro volta associate a CME con effetti potenzialmente devastanti sulla Terra.

 
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